Leonardo da Vinci nasce il 15 aprile 1452 a Vinci, nella valle del fiume Arno. Il poliedrico Leonardo si è distinto come un pioniere in diverse aree, un attributo che lo ha catapultato come precursore dei suoi tempi. A 500 anni dalla scomparsa dell’eccentrico e talentuoso artista, molte sono le curiosità sconosciute di Leonardo. La Giornata Mondiale dell’Arte, celebrata ogni 15 aprile, ospita diverse iniziative per pubblicizzare l’importanza dell’arte e del pensiero creativo. È stata proposta come celebrazione nel 2012 dall’Associazione Internazionale delle Arti Plastiche (AIAP) e ufficializzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) nel 2019.
Figlio illegittimo del Rinascimento
Leonardo da Vinci nacque il 15 aprile 1452, suo padre era messer Piero di Antonio da Vinci, l’origine della madre è incerta, si diceva che fosse una schiava contadina di nome Caterina, che apparteneva al padre di Leonardo, ma non ha mai dato il suo cognome o il riconoscimento legale.
Il ragazzino con dislessia e strabismo
In età scolare, da Vinci scriveva da destra verso sinistra, abitudine caratteristica di questo disturbo neurolinguistico, soffriva anche di un disturbo visivo: noto come strabismo. Uno dei suoi occhi era deviato e diretto verso la linea mediana del viso.
I 15 mestieri del versatile da Vinci
Intellettuale dell’epoca del Rinascimento, arrivò ad accumulare 15 professioni che eseguì con grande brillantezza. Leonardo da Vinci è stato: pittore, anatomista, architetto, paleontologo, artista, scienziato, urbanista, botanico, poeta, scultore, filosofo, scrittore, ingegnere, inventore e musicista.
La perfezione del suo “Uomo Vitruviano” (1490)
Grazie alla possibilità di sezionare i cadaveri, da Vinci riuscì a disegnare uno schizzo che ritraeva la perfezione dell’anatomia umana, noto come “Uomo Vitruviano”, un disegno che, secondo la visione dell’anatomista, aveva le misure corrette che il corpo dell’uomo dovrebbe avere, simbolo della simmetria umana.
Socialmente perseguitato
In gioventù da Vinci coltivò un grande timore per la propria incolumità fisica e per la propria vita, poiché si presumeva che il poliedrico personaggio fosse omosessuale, motivo per cui fu perseguitato e imprigionato all’età di 24 anni. Le accuse penali che lo incriminavano di sodomia furono ritirate per mancanza di prove, atto considerato reato a Firenze nel XV secolo.