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Modica, il pasto scolastico che scontenta

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Lo avevano annunciato nei giorni scorsi, alcuni  Consiglieri Comunali di Modica, tra cui Mommo Carpentieri e Marcello Medica, che avrebbero fatto dei sopralluoghi ai locali delle cucine della mensa scolastica comunale nonché alle scuole destinatarie del servizio, per verificare di persona lo stato dei fatti.

Ciò dopo le lamentele delle scorse settimane e la loro trattazione in Consiglio Comunale, attraverso una comunicazione di un  Consigliere  e un’interrogazione urgente del Consigliere Medica, entrambe con la finalità di capire il perché di tali lamentele avanzate da genitori e insegnanti dei bambini destinatari del servizio di mensa scolastica.

Proprio ieri, infatti, i suddetti Consiglieri hanno effettuato un sopralluogo presso i nuovi e ampi locali delle cucine della mensa scolastica comunale, incontrando, altresì, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “S. Marta – Ciaceri”,  Pietro Modica,  da dove, proprio nelle scorse settimane, erano emerse le suddette lamentele.

I Consiglieri, accompagnati dai responsabili del Settore e del Servizio Scuola del Comune e alla presenza del personale responsabile delle cucine, hanno avuto modo di visionare i locali dove vengono preparati i mille pasti che quotidianamente vengono distribuiti in tutte le scuole della città, costatando che la loro preparazione avviene nel rigoroso rispetto di ogni regola alimentare e attraverso l’utilizzo di materie prime di qualità.

Inoltre, hanno avuto modo di assaggiare i pasti del giorno quasi in concomitanza con la consumazione a scuola e, a parte la loro temperatura che tende a diminuire col trascorrere del tempo e alcune pietanze del menù non proprio adatte ai bambini ma ai grandi, per il resto ne hanno apprezzato la loro qualità e bontà.

“A nostro avviso – dichiarano i Consiglieri – il problema non sta sicuramente nella preparazione dei pasti bensì nel menù, che prevede alcune pietanze non proprio gradite ai bambini e nella consumazione a distanza anche di qualche ora dalla consegna che farebbe raffreddare e li renderebbe meno appetibili. La soluzione pertanto – aggiungono – va ricercata nella predisposizione di un menù in parte modificato rispetto a quello attuale (magari perfetto dal punto di vista nutritivo) nonché nei tempi della consumazione dei pasti che dovrebbe avvenire non molto tempo dopo la consegna. Anche col Dirigente Scolastico abbiamo avuto modo di confrontarci e di appurare che il problema non sta nella qualità del cibo, sicuramente più che soddisfacente, ma nel menù e nella consumazione dei pasti quando non sono più caldi come da noi stessi riscontrato”.

“Auspichiamo a questo punto – concludono i Consiglieri – che da parte di tutti si faccia ogni sforzo per apportare tutti i miglioramenti possibili al fine di garantire un servizio mensa sempre più impeccabile, ma soprattutto appetibile, tutti i giorni dell’anno scolastico”.

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