Aperti ma con mille incognite. Mancano i turisti e i fruitori delle attività dedite ala ristorazione. La ricetta perfetta per il fallimento di ristoranti, bar e pub. Il Covid ha spinto il Governo a prendere decisioni che hanno avuto e che avranno, ancor di più nei prossimi mesi, conseguenze drammatiche per l’economia. Come se non bastasse i costi dell’energia sono schizzati alle stelle. Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas.
“Abbiamo necessità di sostegni reali – spiega il presidente provinciale di Confimprese iblea, Pippo Occhipinti – di interventi strutturali sugli ammortizzatori sociali e di accesso immediato al credito, ma anche di contributi a fondo perduto e misure fiscali che ci consentano di attraversare un altro anno ricco di incognite”. Se non arriva liquidità immediata il settore della ristorazione e dell’accoglienza rischia il default. L’associazione di categoria chiede un cambio di passo che non può ovviamente prescindere dall’erogazione dei ristori immediati e proporzionali alle perdite effettive. Sotto la lente d’ingrandimento tutti i provvedimenti economici fino ad ora messi in campo dal Governo: dal caldo tema della vendita per asporto, fino al Decreto Liquidità, passando per l’imposizione fiscale e la mancanza di aiuti diretti e specifici per un settore vitale. Anche i comuni, iniziando da Ragusa, per le iniziative di propria competenza, devono attivare misure straordinarie con la proroga della Tosap per il tutto il 2022 e la riduzione della Tari in proporzione alle giornate lavorative. “L’invito lo rivolgiamo ai sindaci – commenta Occhipinti -di fare fronte comune accogliendo le richieste degli operatori economici”.
- 13 Dicembre 2024 -
2 commenti su “Confimprese iblea: “Misure straordinarie per la ristorazione”.”
Loro sono furbi, se chiudevano in lockdown dovevano pagarvi i ristori, invece hanno lasciato aperto, così niente ristori, e pagare le tasse, pur sapendo che non si fa nulla. Ma siete contenti, avete il governo dei migliori, che vi diceva grazie al Green Pass si riparte….. Voi tutti felici. Ecco i risultati. Sulle bollette fanno solo teatro, devono togliere le tasse sulle bollette, non raetizzarle. Su 50€ di luce consumata, ne pagate altrettanto di tasse. Come sui carburanti, che si pagano tasse sul disastro del Vajont, dell’alluvione di Firenze, della missione in Bosnia, Libano, del terremoto in Belice, e potrei continuare……!! Guardate in Slovenia, Austria, ecc ecc il diesel a 1,40, in certi posti dell’Austria anche meno. Ma con Draghi governo dei migliori avete prestigio……. Tenetevi il prestigio, come pure i teatrini. Applausi.
I sindacati sempre a piangere sulle spalle dei Sindaci per propagandare lo “status symbol”!
Un Sindaco può abbassare o congelare qualche utenza, ti può dare un po’ di suolo pubblico gratis, ma non può risolvere i problemi che ha creato il governo fantoccio. Un Sindaco può mandare qualche lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente della sua Regione, ma alla fine sono e resteranno lettere morte. Anche se un Sindaco accetta questo, non risolverà comunque i problemi delle attività. Tutti chiedono e tutti gridano al governo centrale, come se il governo fantasma ascolta il popolo. Questo lo avreste dovuto capire da molto tempo. Ma tutti e dico tutti, non parlano di bloccare e fermare il fenomeno sinistroide dell’Agenzie delle Entrate e le Banche (soprattutto) dalle procedure di pignoramento o fallimenti delle aziende che vi stanno a cuore e che ogni giorno non mancate di belle parole.
Ormai è fin troppo chiaro che le piccole e medie imprese devono scomparire per fare posto alle multinazionali che fra poco ci diranno loro come mangiare, come vestire, come comportarci e come divenire affiliati al loro sistema ordinato e senza sbavature. Se i sindacati non fossero legati e parte integrante della politica e del sistema malato e corrotto, potrebbero fare molto per queste categorie massacrate e osteggiate all’inverosimile. Siccome siete una costola del sistema, producete solo demagogia e ipocrisia per restare vivi ma asserviti a chi vi illude che siete importanti. Cioè al 4° Reich.
Invito tutti i ristoratori e le Piccole e Medie Imprese a cancellarsi da ogni sindacato appartenente, perché non sono produttivi alle categorie, non fanno i loro interessi per cui sono nati se non a parole, e tantomeno pensano al loro futuro. Sono solo carrozzoni al servizio del sistema prima, e del regime oggi.
Ciò nonostante siete consapevoli che i personaggi del regime vi guardano come straccioni, pensa come sono viste le PMI!