La Cisl Fp Ragusa Siracusa denuncia, in maniera forte, una situazione difficile che rischia di compromettere la migliore funzionalità del sistema dell’emergenza/urgenza 118 nelle province di Ragusa e Siracusa. “Registriamo, infatti – spiega il segretario generale Daniele Passanisi – anomalie e disfunzioni del sistema a discapito della cittadinanza, a cominciare dalle cosiddette ambulanze “medicalizzate” dove la preoccupante carenza di medici a bordo dei mezzi di soccorso non consente un servizio adeguato agli standard richiesti, con gravi ripercussioni sull’utenza e sugli stessi operatori”. Le ambulanze medicalizzate, infatti, sono costituite da un team formato da tre unità: autista soccorritore, infermiere e medico. L’assenza di quest’ultima figura non permette di espletare il servizio in condizioni di sicurezza, costringendo gli infermieri ad assumersi responsabilità oltre a un sovraccarico di mansioni non previste dalle normative che disciplinano il sistema di emergenza/urgenza sanitaria. L’altra categoria in sofferenza è quella degli autisti soccorritori, dipendenti della società a partecipazione pubblica Seus Scpa. La significativa carenza di personale e una età media che si aggira intorno ai 54 anni sta stressando sempre di più la categoria.
La Cisl Fp segnala, inoltre, le postazioni di alcuni Comuni in cui le ambulanze sono assenti per lunghi periodi, e tutto ciò senza le dovute sostituzioni, a causa di guasti tecnici dei mezzi che arrecano disservizi e incolumità alla comunità, soprattutto delle zone montane. “Lanciamo un forte grido d’allarme rispetto a quanto sta accadendo – sottolinea ancora Passanisi – ricordando che, dopo due anni di pandemia, i lavoratori del comparto hanno sempre svolto con abnegazione e professionalità le proprie mansioni per garantire nel migliore dei modi un buon servizio all’utenza. Ecco perché rivolgiamo un accorato appello alle istituzioni e alle forze politiche presenti sul territorio al fine di dare risposte urgenti e concrete per garantire un servizio di emergenza/urgenza di qualità a vantaggio dei cittadini e, di conseguenza, garantire migliori condizioni lavorative a tutela della salute e della sicurezza di tutti gli operatori coinvolti”.
- 11 Dicembre 2024 -
1 commento su “Forti criticità sistema 118 in provincia di Ragusa e Siracusa”
Mi sorge un dubbio, se il servizio 118 è gestito da privati e non dalle Usl e quindi pagato per il servizio che deve svolgere, non dovrebbe essere compreso anche il medico a bordo delle ambulanze?
Un’altra osservazione: Parlate di personale che ha una media di 54 anni, come se un cinquantenne non è più nelle condizioni di svolgere un lavoro o come se fosse interdetto fisicamente e mentalmente. Se il limite che il vostro regime impone per andare in pensione è di 67 anni, perché rompete con un cinquantenne che deve lavorare ancora per altri 17 anni?
Se le ambulanze sono vecchie e logore, perché la colpa deve essere dei Comuni o dei Sindaci? Non devono essere le aziende che gestiscono il 118 a garantirne l’efficienza ed il servizio inappuntabile visto che ricevono milioni per garantire questo delicato servizio? Se a molti piace la privatizzazione perché convinti che migliora il servizio, perché invece non lo fate rispettare visto che tutti paghiamo oltre il dovuto e poi abbiamo sempre meno qualità nei servizi rispetto a quello che ci offrirebbe il pubblico?
I sindacati e i sindacalisti, prima di tutto dovrebbero sincerarsi se le cooperative che gestiscono le ambulanze siano corrette nel rispettare i contratti firmati, se ai dipendenti sono rispettati i diritti e se sono messi nelle condizioni di potere lavorare nella sicurezza delle normative previste.
Prima controllate che queste cooperative rispettano i contratti e le regole, poi potete dare le colpe a chi riterrete opportuno, anzi li potete anche denunciare!