Centinaia di manifestanti hanno affollato il centro di Tunisi, la capitale, nell’ambito di una marcia organizzata dal più grande partito politico del Paese, Ennahda, per protestare contro le recenti misure adottate dal presidente Kais Saied. Le mobilitazioni sono iniziate ancora prima che si venisse a sapere che il presidente con un decreto, istituiva un nuovo Consiglio supremo provvisorio della magistratura, conferendogli ulteriori poteri che gli permetterebbe di controllare a piacimento il principale organo giudiziario del Paese. Stato nord africano da tempo in agitazione dopo che Saied, nel luglio 2021 aveva sciolto il governo e sospeso il Parlamento, oltre ad attribuirsi maggiori poteri. Lo scorso dicembre il presidente aveva concesso una proroga alla sospensione del Parlamento fino a nuove elezioni, previste il 17 dicembre 2022, nell’ambito di un processo che prevede un referendum costituzionale in programma il 25 luglio 2022. Nelle marce di protesta la società civile, nel tentativo di normalizzare la vita democratica nel paese, chiede al presidente di fermare quello che ha descritto come una sorta, di colpo di stato, a cui è seguito uno sciopero di due giorni dell’Associazione dei giudici tunisini, ampiamente sostenuto dal popolo. Nel decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il presidente attribuisce la nomina, la promozione e il trasferimento dei magistrati, intervenendo in determinate circostanze, da organo disciplinare preposto al loro licenziamento. Negli ultimi mesi, il presidente Saied aveva criticato la magistratura tunisina, compreso il Consiglio superiore della magistratura, che accusa di corruzione e di non rispondere tempestivamente ai casi di terrorismo diffuso, nella sponda nord africana del Mediterraneo.
- 11 Dicembre 2024 -