Migliaia di salvadoregni si sono radunati nella piazza di El Mozote, dipartimento di Morazon, 200 chilometri a nord-est della capitale San Salvador per chiedere in occasione del 40° anniversario, verità e giustizia per il massacro commesso dall’esercito nei confronti di un migliaio di persone, metà delle quali minorenni, nel contesto della guerra civile. Il massacro di El Mozote ebbe luogo tra il 9 e il 13 dicembre 1981, quando una unità dell’esercito salvadoregno, guidate dal battaglione di contro insurrezione Atlacat, lanciò la cosiddetta “Operazione Salvataggio” contro la popolazione del dipartimento di Morazán. Tobar, presidente dell’Associazione delle vittime di El Mozote, ha sottolineato in apertura dell’evento, che il massacro è qualcosa che non possiamo dimenticare. “Anno dopo anno siamo in questo luogo per ricordare e dire che la loro memoria vive”. Gli fa eco Dorila Marquez 65 anni: “sono passati 40 anni, ma è come se fosse ieri; le nostre ferite sono rimaste aperte”. La Marquez ha perso i suoi genitori, una sorella incinta, sei nipoti e cinque cognati nel massacro. Si è appreso che l’incaricato dell’ambasciata degli Stati Uniti, Brendan O’Brien, ha annunciato che il suo governo ha consegnato ai tribunali salvadoregni documenti decriptati sulla strage.
- 7 Settembre 2024 -