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Cile. Repressione 2019: vittime violenze chiedono i danni allo Stato

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Sergio Micco, direttore dell’Istituto nazionale dei diritti umani del Cile ha inoltrato una richiesta allo Stato affinché venga varato al più presto un decreto legge che consenta di risarcire le famiglie delle 30 persone decedute, e delle 460 rimaste gravemente ferite, durante la repressione militare del 18 ottobre 2019. Micco, chiede inoltre che venga avviato l’iter processuale per accertare le responsabilità dei governanti al potere nel Paese sudamericano. Il direttore dell’Istituto ha confermato che centinaia di persone durante gli scontri di piazza con la polizia hanno perso la vista o almeno un occhio in seguito all’uso da parte degli agenti di spray urticante e lacrimogeni. Sta facendo scalpore in queste ore in Cile,  il suicidio di un giovane di 26 anni, piombato nella depressione non essendo riuscito a superare il trauma visivo subito durante le cariche della polizia e dei reparti delle forze armate. Un recente bilancio presentato dall’Istituto nazionale per i diritti umani, conferma che delle oltre tremila denunce presentate dall’organizzazione per le violenze perpetrate: torture, omicidi e lesioni oculari, solamente quattro persone sono state effettivamente condannate.

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