
Nuova direttiva del Direttore Generale dell’ASP che dispone l’accorpamento della Divisione di Geriatria a quella di Medicina dell’ospedale di Modica, con consequenziale riduzione di 12 posti letto per acuti.
Il motivo della disposizione è quella di reperire personale medico per impegnarle nel Pronto Soccorso ormai ridotto a 3 medici più il Direttore.
“Senza alcun dubbio – lamenta il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna – è la mossa disperata di un Direttore Generale, che nonostante tanti sforzi, non riesce ad impinguare un organico medico ormai ridotto all’osso. È questa ormai l’amara conseguenza di politiche sanitarie nazionali e regionali che hanno trascurato colpevolmente il settore della Medicina dell’Emergenza-Urgenza.
Non bisogna essere degli esperti per capire che i gravi problemi del Pronto Soccorso non sono dovuti soltanto alla mancanza di personale sanitario e parasanitario, ma anche ad una dotazione di posti letto per acuti assolutamente insufficiente e ai tempi lunghissimi che occorrono per eseguire tutti gli esami specialistici occorrenti al paziente prima e durante il ricovero”.
Con la nuova direttiva del Direttore Generale, si avrà magari qualche medico in più ma, contemporaneamente, si avranno meno posti letto per acuti disponibili per i ricoveri. Ecco perché il numero dei pazienti in attesa di ricovero, che saranno parcheggiati al Pronto Soccorso, aumenterà sempre di più e nessuna diminuzione dei tempi per l’esecuzione degli esami necessari potrà esserci.
Occorrono maggiori incentivi economici per i medici dell’Emergenza-Urgenza che operano in una situazione di grande stress psicofisico.
“È necessario – aggiunge Ammatuna- dare maggiore uniformità nella distribuzione dei medici dell’Emergenza-Urgenza nel territorio della Regione, senza privilegiare zone e aree particolari.
Bisogna aprire una vertenza con la Regione per aumentare il numero dei posti letto per acuti in provincia di Ragusa. Non si comprende perché la media in Italia è di 3 posti letto per acuti per 1000 abitanti, in Sicilia tale cifra è di 2.7 circa e in provincia di Ragusa debba essere invece di 2.2-2.3 circa posti per 1000 abitanti.
Ecco perché la disposizione del Direttore Generale è l’ennesimo e disperato tentativo di risolvere un problema delicatissimo che non può essere assolutamente risolto senza contributo del governo nazionale e del governo della Regione”.
7 commenti su “Ospedale Maggiore di Modica. Nuovi provvedimenti per personale”
Sono anni che si predica nel deserto, l’Asp di Ragusa non ha sufficienti posti letto perché la Clinica del Mediterraneo è Catania la fanno da padroni e il 2,2 posti letto per 1000 abitanti ne è la riprova. Conseguentemente la carenza di personale medico ed infermieristico sono la scelta scellerata dai piani di riordino ospedalieri che nel corso del tempo i vari Assessori regionali di qualsiasi colore politico hanno riservato all’area iblea dove gli ospedali soffrono le carenze ora più che mai per il Covid è perché non si trovano medici. In aggiunta tagli di risorse per il personale e posti letto circa 10 anni fa, addirittura l’Asp ragusana con una gestione assai criticata da parte delle organizzazioni sindacali, ha consegnato alla Regione oltre 10 milioni di euro e posti letto non attivati. Eppure abbiamo provato a lanciare l’allarme alla politica che è rimasta indifferente perché la priorità era il privato a danno del pubblico, perché tutte le Regioni italiane e la Sicilia in particolare come modello sanitario hanno scopiazzato il modello lombardo. Queste le conseguenze negli ospedali pubblici che non riescono a garantire il diritto alla salute.
I piani di riordino ospedalieri hanno avuto purtroppo una motivazione, non sono nati dal nulla e occorre analizzare e comprendere le cause.
Ciò che lei spiega è esistito fin dai tempi di Cuffaro, quelli sono stati gli anni che si sono creati gli scempi che oggi stiamo vivendo. Quando si perpetravano i danni alla sanità siciliana, tanta gente neppure comprendeva, quando furono date tantissime concessioni in Sicilia (cliniche, poliambulatori e laboratori vari privati e convenzionati che sottraevano risorse alla sanità pubblica), una quantità enorme rispetto a quello che succedeva nelle altre regioni ed in tanti non si accorgevano. Forse tanti hanno dimenticato i sette anni di galera fatti da Totò Cuffaro per questo, tanti hanno dimenticato lo scandalo della Sanità, il manager della sanità siciliana. Ecco, a quell’epoca risalgono i successivi piani di riordino ospedalieri e di rientro e le chiusure che poi furono maldestramente effettuate di strutture pubbliche ed ospedali. I siciliani votarono coscientemente Totò Cuffaro e la destra, votarono con convinzione, con la stessa convinzione con la quale hanno messo ora Musumeci al governo, sarà bellissima o altri slogan.
Le scelte dell’epoca cuffariana hanno saccheggiato le risorse pubbliche e continuano a farlo. Se non comprendiamo che la causa dei nostri mali siamo i siciliani, non ne usciremo mai.
E poi qualche ignorante scrive che dovrebbe far pagare le ospedalizzazioni ai non vaccinati. Invece di guardare in che condizioni sono gli ospedali italiani. Con giovani preparati, disoccupati o all’estero. Anche per colpa dei tagli il Covid ha creato tutto questo.
Non solo quello che dicono nei commenti gli altri e da politico navigato il dr Ammatuna, tutte cose vere che nel tempo si sono ripetute, con cadenza decennale. Ma c’è anche dell’altro, credo più importante e grave, oggi chi lavora nei PS della provincia è abbandonato a se stesso, dove è facile beccarsi la quotidiana denuncia da parte di un utente e ciò è plausibile, ma la cosa sconcertante è che questa amministrazione infierisce sul malcapitato medico o parasanitario senza chiedere spiegazioni, solo per pararsi le parti nascoste. Per cui tanti medici giovani e non preferiscono fare altre cose e disertare i PS.
Alla luce di ciò credo che il DG debba fare mente locale e rivedere l’atteggiamento amministrativo. In bocca al lupo
Il pronto soccorso di Modica?
Un enorme fallimento.
ORACOL ha perfettamente ragione, la sua riflessione merita anche una certa autocritica di tutti i cittadini che vanno al pronto soccorso, sul modo di comportarsi con il personale. Le denunce sono sistematiche purtroppo. Credo non esistano altri operatori o professionisti continuamente attaccati come succede a loro, ogni cosa succede diventa un motivo di denuncia nei loro confronti. Questo è un fenomeno nazionale, ma dalle nostre parti è diventato allarmante. Nessuno conosce come loro il numero di denunce e procedimenti che subiscono, mettiamoci nei loro panni, chi farebbe mai il loro lavoro? Quanto dovrebbero guadagnare queste persone per potere sostenere i continui attacchi e denunce, nella maggioranza dei casi perchè tante persone non accettano cose assolutamente naturali o irrisolvibili e non per colpa dell’infermiere o del medico. Ecco perchè non ci sono più medici ed infermieri che vogliono andare a lavorare in pronto soccorso, Invito a riflettere.
Scusate non voglio entrare nel merito politico/amministrativo, ma riducendo i posti letto nell’area medica in prospettiva della stagione “fredda” con l’ovvia conseguenza di broncopatici riacutizzati e correlati dove pensate di ricoverarli?
Al solito appoggiati in altri reparti!!!!