Cerca
Close this search box.

Ospedale Maggiore di Modica. Nuovi provvedimenti per personale

Tempo di lettura: 2 minuti

Nuova  direttiva del Direttore Generale dell’ASP che dispone l’accorpamento della Divisione di  Geriatria a quella di Medicina dell’ospedale di Modica, con consequenziale riduzione di 12 posti letto per acuti. 

Il motivo della disposizione è quella di reperire personale medico per impegnarle nel Pronto Soccorso ormai ridotto a 3 medici più il Direttore.

“Senza alcun dubbio – lamenta il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna – è la mossa disperata di un Direttore Generale, che nonostante tanti sforzi, non riesce ad impinguare un organico medico ormai ridotto all’osso. È questa ormai l’amara conseguenza di politiche sanitarie nazionali e regionali che hanno trascurato colpevolmente il settore della Medicina dell’Emergenza-Urgenza.

Non bisogna essere degli esperti per capire che i gravi problemi del Pronto Soccorso non sono dovuti soltanto alla mancanza di personale sanitario e parasanitario, ma anche ad una dotazione di posti letto per acuti assolutamente insufficiente e ai tempi lunghissimi che occorrono per eseguire tutti gli esami specialistici occorrenti al paziente prima e durante il ricovero”.

Con la nuova direttiva del Direttore Generale, si avrà magari qualche medico in più ma, contemporaneamente, si avranno meno posti letto per acuti disponibili per i ricoveri. Ecco perché il numero dei pazienti in attesa di ricovero, che saranno parcheggiati al Pronto Soccorso, aumenterà sempre di più e nessuna diminuzione dei tempi per l’esecuzione degli esami necessari potrà esserci.

Occorrono maggiori incentivi economici per i medici dell’Emergenza-Urgenza che operano in una situazione di grande stress psicofisico.

“È necessario – aggiunge Ammatuna-  dare maggiore uniformità nella distribuzione dei medici dell’Emergenza-Urgenza nel territorio della Regione, senza privilegiare zone e aree particolari.

Bisogna aprire una vertenza con la Regione per aumentare il numero dei posti letto per acuti in provincia di Ragusa. Non si comprende perché la media in Italia è di 3 posti letto per acuti per 1000 abitanti, in Sicilia tale cifra è di 2.7 circa e in provincia di Ragusa debba essere invece di 2.2-2.3 circa posti per 1000 abitanti.

Ecco perché la disposizione del Direttore Generale è l’ennesimo e disperato tentativo di risolvere un problema delicatissimo che non può essere assolutamente risolto senza contributo del governo nazionale e del governo della Regione”.

469582
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

7 commenti su “Ospedale Maggiore di Modica. Nuovi provvedimenti per personale”

  1. Sono anni che si predica nel deserto, l’Asp di Ragusa non ha sufficienti posti letto perché la Clinica del Mediterraneo è Catania la fanno da padroni e il 2,2 posti letto per 1000 abitanti ne è la riprova. Conseguentemente la carenza di personale medico ed infermieristico sono la scelta scellerata dai piani di riordino ospedalieri che nel corso del tempo i vari Assessori regionali di qualsiasi colore politico hanno riservato all’area iblea dove gli ospedali soffrono le carenze ora più che mai per il Covid è perché non si trovano medici. In aggiunta tagli di risorse per il personale e posti letto circa 10 anni fa, addirittura l’Asp ragusana con una gestione assai criticata da parte delle organizzazioni sindacali, ha consegnato alla Regione oltre 10 milioni di euro e posti letto non attivati. Eppure abbiamo provato a lanciare l’allarme alla politica che è rimasta indifferente perché la priorità era il privato a danno del pubblico, perché tutte le Regioni italiane e la Sicilia in particolare come modello sanitario hanno scopiazzato il modello lombardo. Queste le conseguenze negli ospedali pubblici che non riescono a garantire il diritto alla salute.

  2. I piani di riordino ospedalieri hanno avuto purtroppo una motivazione, non sono nati dal nulla e occorre analizzare e comprendere le cause.
    Ciò che lei spiega è esistito fin dai tempi di Cuffaro, quelli sono stati gli anni che si sono creati gli scempi che oggi stiamo vivendo. Quando si perpetravano i danni alla sanità siciliana, tanta gente neppure comprendeva, quando furono date tantissime concessioni in Sicilia (cliniche, poliambulatori e laboratori vari privati e convenzionati che sottraevano risorse alla sanità pubblica), una quantità enorme rispetto a quello che succedeva nelle altre regioni ed in tanti non si accorgevano. Forse tanti hanno dimenticato i sette anni di galera fatti da Totò Cuffaro per questo, tanti hanno dimenticato lo scandalo della Sanità, il manager della sanità siciliana. Ecco, a quell’epoca risalgono i successivi piani di riordino ospedalieri e di rientro e le chiusure che poi furono maldestramente effettuate di strutture pubbliche ed ospedali. I siciliani votarono coscientemente Totò Cuffaro e la destra, votarono con convinzione, con la stessa convinzione con la quale hanno messo ora Musumeci al governo, sarà bellissima o altri slogan.
    Le scelte dell’epoca cuffariana hanno saccheggiato le risorse pubbliche e continuano a farlo. Se non comprendiamo che la causa dei nostri mali siamo i siciliani, non ne usciremo mai.

  3. E poi qualche ignorante scrive che dovrebbe far pagare le ospedalizzazioni ai non vaccinati. Invece di guardare in che condizioni sono gli ospedali italiani. Con giovani preparati, disoccupati o all’estero. Anche per colpa dei tagli il Covid ha creato tutto questo.

  4. Non solo quello che dicono nei commenti gli altri e da politico navigato il dr Ammatuna, tutte cose vere che nel tempo si sono ripetute, con cadenza decennale. Ma c’è anche dell’altro, credo più importante e grave, oggi chi lavora nei PS della provincia è abbandonato a se stesso, dove è facile beccarsi la quotidiana denuncia da parte di un utente e ciò è plausibile, ma la cosa sconcertante è che questa amministrazione infierisce sul malcapitato medico o parasanitario senza chiedere spiegazioni, solo per pararsi le parti nascoste. Per cui tanti medici giovani e non preferiscono fare altre cose e disertare i PS.
    Alla luce di ciò credo che il DG debba fare mente locale e rivedere l’atteggiamento amministrativo. In bocca al lupo

  5. ORACOL ha perfettamente ragione, la sua riflessione merita anche una certa autocritica di tutti i cittadini che vanno al pronto soccorso, sul modo di comportarsi con il personale. Le denunce sono sistematiche purtroppo. Credo non esistano altri operatori o professionisti continuamente attaccati come succede a loro, ogni cosa succede diventa un motivo di denuncia nei loro confronti. Questo è un fenomeno nazionale, ma dalle nostre parti è diventato allarmante. Nessuno conosce come loro il numero di denunce e procedimenti che subiscono, mettiamoci nei loro panni, chi farebbe mai il loro lavoro? Quanto dovrebbero guadagnare queste persone per potere sostenere i continui attacchi e denunce, nella maggioranza dei casi perchè tante persone non accettano cose assolutamente naturali o irrisolvibili e non per colpa dell’infermiere o del medico. Ecco perchè non ci sono più medici ed infermieri che vogliono andare a lavorare in pronto soccorso, Invito a riflettere.

  6. Scusate non voglio entrare nel merito politico/amministrativo, ma riducendo i posti letto nell’area medica in prospettiva della stagione “fredda” con l’ovvia conseguenza di broncopatici riacutizzati e correlati dove pensate di ricoverarli?
    Al solito appoggiati in altri reparti!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto