
E’ morto, a 90 anni, Chun Doo-hwan, meglio conosciuto come il “carnefice di Gwangiù”, dittatore della Corea del Sud in carica dal 1980 al 1988. L’ex presidente ha sulla coscienza la morte di oltre 250 persone dopo la feroce repressione messa in atto, in seguito alla presa del potere nel Paese. Ciò nonostante, l’odiato presidente, durante gli anni della sua dittatura, è riuscito a far sviluppare in maniera straordinaria l’economia del paese. Miracolosamente illeso dopo un attentato in Myanmar, perpetrato dai servizi segreti della Corea del Nord, nel 1996 il generale Chun Doo-hwan, era stato condannato a morte per alto tradimento e successivamente liberato grazie a un indulto presidenziale.