
L’imputato ebbe un comportamento irrazionale, dettato da una momentanea incapacità di intendere. Questa la tesi sostenuta dal perito di parte, Maurizio Sittinieri, nel corso dell’udienza davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale, per la nota vicenda del piccolo Vittorio Fortunato, il neonato per il quale il padre naturale, un commerciante di Ragusa, inscenò l’abbandono e il ritrovamento. La difesa aveva chiesto che il processo fosse celebrato con il rito abbreviato condizionato all’escussione del consulente
L’imputato, un macellaio ragusano, simulò il ritrovamento del neonato perchè, secondo il ctp era in preda di uno squilibrio psichico determinato dall’inattesa notizia rivelatagli dall’ex compagna, una giovane donna di Modica, secondo la quale il bambino appena partorito in casa era suo figlio. Il processo proseguirà il prossimo 24 marzo. La donna si è costituita parte civile, anche se su di lei pende l’imputazione coatta per abbandono di minore, per la quale è fissata udienza preliminare per il primo aprile del prossimo anno.
1 commento su “La vicenda del piccolo Fortunato. Ragusa, Ctp “giustifica” imputato”
Incapacità di intendere, è addirittura parte civile dall’altra parte…… Senza parole.