
Avevano messo a punto una truffa ai danni di un modicano, 56 anni, gravemente malato di Sla. I fatti sono del 2016. Il giudice onorario del Tribunale di Ragusa, Laura Ghidotti, ha condannato due catanesi, un uomo e una donna, C.R.M, 41 anni, e A.G.G., 44 anni, di Tremestieri Etneo. Il primo ha avuto inflitta la pena di 18 mesi di reclusione e 600 euro di multa, la donna un anno e 450 euro di multa. I due dovranno risarcire del danno cagionato la parte civile da liquidarsi in separato giudizio civile. Il magistrato ha disposto anche il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di cinquemila euro in favore della vittima e la liquidazione in favore dell’avvocato Nino Frasca Caccia, patrocinante di quest’ultimo, per quasi 3500 euro. La pena è stata sospesa ma è condizionata al pagamento della somma stabilita a titolo provvisorio.
Nella sostanza i due avevano contattato, tramite web, il 56enne, che a causa della sua malattia utilizza il computer attraverso l’uso degli occhi. Gli avevano prospettato la possibilità di promuovere un’azione civile davanti al Tribunale di Ragusa per ottenere il diritto dell’importazione gratuita dagli Stati Uniti di un farmaco sperimentale denominato GM604 per la cura della malattia e, successivamente, l’esito positivo della causa civile intentata davanti al Tribunale di Ragusa e l’imminente importazione del farmaco. La donna si era “spacciata” per un’avvocata. Il malcapitato aveva versato la somma di 3.350 euro a titolo di spese legali versate in più tranches su una carta Postepay intestata al 41enne di Tremestieri Etneo e 2500 euro, a titolo di saldo sul conto corrente della donna, oltre a 678,90 euro sempre a quest’ultima a titolo di spese di spedizione e doganali. La truffa continuata era aggravata dal fatto che era stata consumata in danno di una persona con disabilità.
Il figlio della vittima intuì che la vicenda “puzzava” e il 23 ottobre 2016 denunciò i fatti alla polizia.