Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Lettera aperta “dall’aldilà” al sindaco di Modica

Tempo di lettura: 2 minuti
Sig.  Sindaco Abbate,
siamo Angelo, Marietta, Concetta, Peppino, Carmelo, Margherita… e altre centinaia, trapassati tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta…
E noi siamo Michele, Teresa, Emanuela, Caterina, Govanni, Pietro e altre diverse centinaia, morti tra gli anni Ottanta e il Duemila.
Noi siamo Carlo, Giuseppa, Anna, Salvatore, Orazio, Silvana e tante altre centinaia, inumati nei primi due decenni del nuovo millennio.
Noi Carmelo, Agata, Saverio, Giorgia e altre decine, siamo anche noi qui nelle edicole funerarie della Cooperativa Cimiteriale Di Vittorio al Viale San Massimo del Cimitero di Modica.
Alcuni da pochi mesi e altri da quasi dieci anni con nessun amico o parente che può venirci a trovare.  A portare un fiore sulla nostra tomba a baciare il nostro volto freddo, impolverato e sconsolato.
Neanche il prossimo 2 novembre fra quindici giorni verrà qualcuno. Solo fiori,  lumini e preghiere ma a casa dinanzi al nostro ritratto appeso alla parete o poggiato in un portafoto nell’angolo del comò.
Da anni i nostri parenti ti chiedono, sindaco Abbate, di intervenire a recuperare tutto il complesso pericolante.  Ma tu invece di essere e fare ‘il primo cittadino’ ci appari, ti proponi e ti comporti come le famose tre tragicomiche scimmiette del “Non vedo, non sento, non parlo”.
Così dai spazio a interpretazioni pericolose di qualcuno che potrebbe pensare a una tua strategia del silenzio a favore di strategie diverse di altri, interessati al trasbordo delle nostre salme in loculi nuovi e più accoglienti, con costi vergognosi.
Ti sei mosso, caro sindaco, solo dopo che anche il Genio Civile di Ragusa ti aveva obbligato a chiudere il viale San Massimo.
Che intenzioni hai?
Totò dice che la morte “è ‘na livella”. Noi, infatti, non piangiamo più. Piangono o son tristi solo i vivi, nostri parenti e amici.
Ma tu sindaco sei vivo. Ci chiediamo se hai finito le tue lacrime di commozione,  di compassione. Ma forse il motivo per cui tu non piangi è perché in questa Cooperativa non hai nessuno cui portare un fiore.
466356
© Riproduzione riservata

I commenti pubblicati dai lettori su www.radiortm.it riflettono esclusivamente le opinioni dei singoli autori e non rappresentano in alcun modo la posizione della redazione. La redazione di radiortm.it non si assume alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti e fornirà, eventualmente, ogni dato in suo possesso all’autorità giudiziaria che ne farà ufficialmente richiesta.

4 commenti su “Lettera aperta “dall’aldilà” al sindaco di Modica”

  1. Ma tutti i nomi dei “trapassati” non scrivono, non vedono, non sentono, non hanno bisogno di nulla, nemmeno di un fiore. Infatti nemmeno di quello…i fiori servono per mettersi a posto sulla coscienza dei vivi, gli uni con gli altri (sempre per i vivi).
    Tutti i nomi elencati dei trapassati, è un sopruso!!! Perchè nessuno gli ha fatto da procura ciò che in questa missiva per il Sindaco è stata indirizzata. Ovviamente è solamente una tiratina d’orecchie…ma perfavore, non mettiamo anche i morti!!!!!!!!!!
    A mio parere, mi sembra in assoluto, la lettera in oggetto, ad essere la più tragicomica!

  2. A mio parere la Lettera aperta “dall’aldilà” al sindaco di Modica è già di per sè una tragicomica…come si puo’ avvalersi dei “trapassati” per rivolgersi al Sindaco.
    Chi è questo genio che fà da portavoce dai “trapassati” al Signor Sindaco???
    🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

UTENTI IN LINEA
Torna in alto