
“Rivendico con orgoglio di aver dato, insieme ad alcuni amici, un contributo indispensabile per la realizzazione del potabilizzatore di contrada Camemi: senza il Comitato InterContrade prima e l’associazione PeriCentro dopo, quell’opera oggi non sarebbe nata”. Lo dichiara Peppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa e portavoce delle due associazioni.
“L’infrastruttura nasce dall’inserimento nel Piano Triennale Opere Pubbliche – racconta Calabrese – di un mio emendamento sostenuto dall’allora sindaco Dipasquale (che davanti alle buone proposte non ha mai guardato al colore politico) e grazie a quell’idea di potabilizzare le contrade della città da monte piuttosto che da Marina di Ragusa, oggi le zone di recupero possono finalmente sperare di poter avere l’acqua diretta in casa. Ringrazio, naturalmente, il sindaco Cassì per aver lavorato verso il completamento, ma sia chiaro che non basta collaudare l’opera, perché ai cittadini serve avere l’acqua nelle tubature delle proprie case”.
“Ora si faccia presto – continua – si realizzi la rete idrica in tutte le contrade rendendole vivibili e civili: Gatto Corvino, Cerasella, Mangiabove, Villaggio 2000, Fontana Nuova, Principe, Santa Maria degli Angeli attendono. Sono sicuro che anche il nuovo presidente di PeriCentro Pietro Pace spingerà perché ciò avvenga”.
“Spiace dover constatare, tuttavia – dichiara ancora Calabrese – che da parte dell’amministrazione comunale c’è ritrosia nel riconoscere i meriti di chi ha lavorato per un obiettivo, ma ormai ci siamo abituati: lo facciamo noi stessi, ci ringraziamo da soli, per così dire, anche per informare la città di come sono andate certe cose. Speriamo – conclude – che questa amministrazione riesca a realizzare qualcosa di proprio e non solo opere cominciate da altri”.