
“Torno a occuparmi del caso riguardante l’Ufficio tecnico comunale perché, quando mi arrivano certe segnalazioni, il sangue ribolle e non capisco come l’amministrazione continui a fare finta di niente rispetto a questa problematica”. E’ il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario Chiavola, a denunciarlo chiarendo di avere raccolto la denuncia di un giovane imprenditore del settore artigianale, operante sul territorio comunale, che, alla luce delle agevolazioni statali e delle opportunità lavorative che si sono venute a creare (Superbonus 110%, bonus facciate, etc.), avrebbe la possibilità di ampliare la propria forza lavoro, da tre a cinque unità. “Perché questo possa accadere – spiega Chiavola – è necessario modificare il proprio opificio e, quindi, fare ricorso a una serie di autorizzazioni che solo l’Utc può concedere. Bene, nello scorso mese di maggio l’imprenditore in questione ha presentato tutto l’incartamento necessario. Siamo a inizio settembre e ancora non se ne parla, non ha ottenuto alcuna risposta dagli uffici. Ho provato a capire il perché e mi dicono che il dirigente ha dato priorità ad altre necessità. Senz’altro legittimo ma non si capisce perché ci siano pratiche costrette a rimanere nel dimenticatoio in quanto non si riesce a smaltire il pregresso. Siamo all’assurdo. C’è una persona che può creare lavoro e noi, Comune di Ragusa, non gli permettiamo di farlo per ragioni burocratiche. E il bello è che secondo l’amministrazione comunale è tutto normale, che ci sono ritardi fisiologici. Macché, noi diciamo che la situazione sta scappando di mano e chiediamo alla Giunta Cassì di farsi parte diligente potenziando l’organico dell’Utc. Nuove assunzioni non se ne possono fare, siamo d’accordo. Ma con il sistema della mobilità del personale, proveniente da altri enti, magari qualcosa potrebbe cambiare. In meglio. Lo ribadisco: quanto sta accadendo è semplicemente al di fuori di ogni logica. E’ necessario trovare al più presto una soluzione adeguata”.