
“Le restrizioni in zona arancione per gli operatori del settore della ristorazione e dei pubblici esercizi sono state alleggerite. Ed era quello che chiedevamo anche noi con riferimento a Comiso e a Vittoria. Ma crediamo che ci sia poco da cantare vittoria. Restano da risolvere, infatti, tutta un’altra serie di questioni. E rimaniamo delusi per la decisione del presidente della Regione che presenta novità soltanto parziali quando, invece, ci sarebbe voluta una presa di posizione più netta”. E’ quanto sottolineano il comisano Salvo Liuzzo, componente del comitato nazionale di Italia Viva, e la coordinatrice provinciale del partito renziano, Marianna Buscema. “Non possiamo fare a meno di sottolineare, infatti – continuano Liuzzo e Buscema – tutta una serie di questioni. Da un lato rimane il coprifuoco sino alle 22 che non è facile da superare perché occorrerebbe fare intervenire il Governo nazionale e il Cts affinché modifichino il provvedimento. E però, come accade dalle nostre parti, nel caso specifico Comiso e Vittoria, a maggior ragione in questo periodo di fine estate, oltre che, soprattutto, nei fine settimana, questo vuol dire che i tavoli possono girare appena una volta, forse due. I danni, per le attività del settore, continueranno ad esserci. E poi l’ordinanza del presidente Musumeci, la n.87 del 31 agosto, non ha preso in considerazione le altre categorie come le palestre e i centri scommesse che, purtroppo, continuano a rimanere gravemente penalizzati da questa decisione, visto che saranno costretti a rimanere chiusi. Ci siamo già mossi sollecitando i nostri deputati regionali affinché chiedano al governo isolano di emanare un provvedimento che prenda in considerazione anche i settori non menzionati nell’ordinanza di ieri. E’ fondamentale che, attraverso l’uso corretto del green pass, anche questi settori possano tornare a lavorare. La sensazione è di una totale incertezza a tutti i livelli. Per questo chiediamo un ulteriore intervento del presidente della Regione che tenga conto di tutte le reali esigenze degli operatori dei vari settori operanti in zona arancione”.