Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, alla luce del costante incremento di contagi che si sta registrando nell’area iblea, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il momento è delicato. Dobbiamo stare attenti. Non possiamo permetterci il lassismo che, finora, ha guidato le nostre azioni. Il mea culpa riguarda tutti. Nessuno escluso. Non possiamo, però, rischiare nuove chiusure, non possiamo rischiare nuove restrizioni. Sarebbe una mazzata tremenda per le nostre imprese, sarebbero messe a repentaglio decine e decine, forse centinaia, di posti di lavoro. Così come numerosi posti di lavoro sono già andati perduti nel recente passato. Per questo, mi appello alla responsabilità di tutti, anche in questo caso nessuno escluso, per fare in modo che si ritorni a vivere osservando le prescrizioni, utilizzando il più possibile la mascherina, rispettando le distanze. E, soprattutto, potenziando la campagna vaccinale, convincendo i più riottosi, perché è l’arma più potente che abbiamo per controbattere alla pericolosità del virus. Oggi siamo chiamati tutti a compiere un grande sforzo, a valutare quali le scelte più adeguate per riuscire a vivere meglio il nostro futuro. A che cosa sarà servito il divertimento sfrenato di questi giorni se poi, tra qualche settimana, saremo tutti di nuovo chiusi a casa? Ribadisco che le responsabilità sono di tutti, nessuno escluso. E quindi dobbiamo passarci una mano sulla coscienza e provare a porre in essere comportamenti il più possibile adeguati. Sennò diventa davvero un problema serio continuare ad andare avanti”.
- 11 Dicembre 2024 -
2 commenti su “Confcommercio Ragusa interviene sui forti aumenti dei contagi”
Tutti a recitare il Santo Rosario con le relative litanie………
Completamente d’accordo con il presidente Manenti, occorre incentivare la campagna di vaccinazione e se necessario passare all’obbligatorietà. Le mine vaganti devono essere disinnescate anche a costo di essere impopolari. Solo così possiamo superare la grave pandemia e far rinascere l’economia.