L’incendio del Parco di Calaforno e delle zone limitrofe ha costretto il Dipartimento dei Vigili del Fuoco al potenziamento del dispositivo operativo della Sicilia, col richiamo di personale libero ed il raddoppio dei turni, in base a tale disposizione è stato possibile implementare le squadre operative di questo Comando che dalle 4 ordinarie sono passate a 8.
In base al dispositivo disponibile sul sito di Calaforno in particolare lungo la via che conduce al B&B “Le Due Palme” sono state impegnate a protezione del B&B stesso e di altre abitazioni minacciate dalle fiamme.
Una squadra è stata posta a protezione della Masseria Paternò lungo la provinciale che da Giarratana porta a Chiaramonte Gulfi.
Con comunicazione scritta è stata disposta l’attivazione delle procedure finalizzate a disporre l’attuazione a cura di enti ed istituzioni ( Vigili del Fuoco, Corpo Forestale della Regione, Comuni, Provincia, Protezione Civile, Forze dell’Ordine) dei piani di incendi di interfaccia, allorquando un incendio di bosco minaccia aree antropizzate.
Tutt’ora squadre dei vigili del fuoco stanno operando a presidio e protezione di aziende prevalentemente zootecniche nel territorio di Ragusa e Giarratana nelle Contrade Maina-Raffitelli, Cava Cavoli, dove hanno operato anche alcuni velivoli antincendio.
Il corpo Forestale regionale quantificherà i danni del bosco.
Frattanto dopo il disastro ambientale, compresa la morte di molti animali tra cui quelli all’interno della Voliera, arriva una proposta da Modica esattamente dall’azienda agricola “La Fattorietta che mette a disposizione alcune specie di nimali, affinché nulla possa morire per sempre e dare una spinta per ricominciare. “Nella speranza – dice Franco Bellia – di riportare Calaforno alla sua bellezza naturale. Pertanto chiediamo a chiunque possa fare arrivare questo messaggio a chi di competenza per poterci autorizzare e darci questa possibilità”.
2 commenti su “Incendi a Calaforno e San Giacomo. A rischio B&B e aziende”
E una grave ferita inferta al nostro splendido territorio. La cosa più grave è la sua probabile, così si ipotizza, natura dolosa. Mi auguro di no perché faccio fatica a pensare che esseri umani siano in grado di scendere al di sotto dello stato animale.
O forse in fondo non è necessaria tutta questa fatica perché l’uomo senza coscienza o senza la sua consapevolezza spirituale è solo il peggiore degli animali.
Che Dio possa perdonarci per come stiamo curando e trattando la NOSTRA CASA COMUNE MADRE TERRA.
Sono d’accordo Carmelo Spadaro, è l’incoscienza degli uomini a determinare tutto questo, e purtroppo la pagheremo noi ed i nostri figli