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Incendio Hotspot di Pozzallo, nota della Diocesi di Noto

Tempo di lettura: 2 minuti

L’episodio di cronaca accaduto ieri presso il centro di Prima Accoglienza di Pozzallo ha suscitato diverse impressioni e prese di posizione. Tra questi vi è anche una nota di don Paolo Catinello, attualmente direttore dell’ufficio Pastorale Migrantes della Diocesi di Noto.
Nella nota, apparsa sulla pagina Facebook ufficiale della Diocesi, don Paolo afferma: “Il fatto increscioso accaduto ieri a Pozzallo non ci lascia indifferenti, soprattutto in riferimento ai tanti pozzallesi di cui conosciamo il cuore e la sensibilità.
Oggi questo cuore è stato tradito da pochi delinquenti che hanno appiccato il fuoco all’Hotspot, simbolo di una prima accoglienza della nostra terra di Sicilia e della nostra diocesi di Noto.
Condanniamo senza appello ogni atto di violenza che, non solo non risolve i problemi, ma complica il lungo e impegnativo percorso di integrazione.
Tuttavia esprimiamo totale disaccordo con quanti pretendono di leggere il fatto in maniera ideologica scatenando odio e razzismo che da sempre rappresenta una colla velenosa per la società civile.
Noi siamo per il partito dell’uomo e ci schieriamo sempre a favore dei più deboli e questa sarà l’unica tessera di appartenenza ricevuta da Gesù Cristo, il Dio fatto Uomo.
Il nostro impegno come diocesi, a costruire una società più fraterna, dove l’altro venga percepito come risorsa e non come pericolo sarà ancore più forte e contiamo sulla disponibilità della comunità di Pozzallo che porta avanti con dignità e responsabilità l’eredità lasciata da Giorgio La Pira quale uomo che ha investito tutto se stesso sull’incontro delle culture.”

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1 commento su “Incendio Hotspot di Pozzallo, nota della Diocesi di Noto”

  1. Sono padre di un ragazzo aggredito selvaggiamente da una “Risorsa” di Don Paolo Catinello cui chiederei,speranza vana ,di vergognarsi .Per rapinarlo di un cellulare di venti Euro questo eroe “Pozzallese “,rigidamente clandestino,ha procurato una triplice frattura al perone che ha costretto mio figlio ad una lunga degenza e un lungo periodo di recupero riabilitativo.A leggere i post di Ammatuna e Mons Catinello insorgono forti conati di vomito .Allo sbarco lo avete corteggiato,lo avete festeggiato, lo avete blandito.Per tutta risposta questo vostra celebrata risorsa ha compiuto e compie tutta una serie di reati ,impuniti naturalmente.Spero vivamente che un futuro non molto lontano vi veda sul banco degli Imputati!Sembrerebbe che tutti i Pozzallesi siano d’accordo con voi.non voglio crederlo.

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