La siccità di questi mesi ha prosciugato buona parte di sorgenti e pozzi e il gran caldo che continua a protrarsi non aiuta certo a migliorare la situazione. Il sindaco Peppe Cassì spiega come l’Amministrazione comunale si sta muovendo per fronteggiare la crisi idrica.
“Non possiamo certamente risolvere la siccità, ma abbiamo comunque il dovere di porre in atto tutto ciò che è in nostro potere per contrastare la crisi idrica, tamponando la situazione nell’immediato e lavorando per risolverla in maniera strutturale. Nel breve periodo stiamo implementando ulteriormente il servizio autobotti già previsto per le contrade non servite da rete idrica, coinvolgendo fornitori privati e utilizzando anche la piccola autobotte della Protezione civile. Abbiamo anche chiesto ad altri Enti di mettere a disposizione i loro mezzi, ma finora con esito negativo.
Purtroppo altre ditte private contattate si rifiutano di lavorare per il Comune, trovando comunque economicamente più conveniente avere un rapporto diretto con i cittadini.
Questa situazione sta creando agli utenti anche notevoli danni economici, in particolar modo nelle contrade che mensilmente dovrebbero essere approvvigionate tramite autobotte a un costo calmierato, ma che da alcuni mesi si trovano costrette a rivolgersi a ditte private. Garantiremo il rimborso di queste spese in due modi:
– superata la crisi, i mesi arretrati saranno recuperati offrendo ai cittadini interessati forniture idriche gratuite per un uguale numero di mensilità;
– da oggi, inoltre, gli aventi diritto al servizio di autobotte pubblica che si rivolgono a una ditta privata riceveranno un rimborso, previa esibizione della ricevuta, che va quindi chiesta e conservata. Mentre è continuamente in corso con tutti i mezzi a disposizione la riparazione di perdite che, per quanto non abbiano portata tale da incidere sulla crisi idrica, rappresentano comunque degli odiosi sprechi, lavoriamo a interventi strutturali.
Dopo aver acquisto la gestione di pozzi e impianti ex Asi, stiamo realizzando le condutture per collegarli direttamente al serbatoio Bruscé, il più in sofferenza giacché serve le zone più interessate dall’espansione edilizia degli ultimi decenni. Con una prima condotta già in fase di realizzazione e poi con delle successive, contiamo di immettere nel serbatoio ulteriori 50 litri al secondo, consentendone così il costante riempimento e la pressione necessaria per raggiungere tutte le abitazioni .
La crisi, infatti, è a macchia di leopardo anche all’interno degli stessi quartieri, con abitazioni più svantaggiate per via del posizionamento delle loro cisterne e che quindi possono essere servite solo aumentando la pressione idrica in rete.
Attendiamo inoltre a momenti l’autorizzazione dal Consorzio di Bonifica per immettere acqua dall’invaso di Santa Rosalia nella rete idrica di Marina di Ragusa e dei quartieri circostanti. Abbiamo già completato la conduttura da “vasca Ragusa” al potabilizzatore di contrada Camemi e ciò per un verso ci permetterà di migliorare la situazione nelle zone servite, e per altro verso di ridurre i tempi di attesa delle autobotti nelle altre contrade”.