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Anc Ragusa. Problematiche su esonero contributivo previsto nella legge di bilancio

Paolino: "Ancora pasticci burocratici"
Tempo di lettura: 2 minuti

La Legge di bilancio per il 2021 aveva disposto che, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della stessa, avrebbero dovuto essere definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’esonero contributivo previsto ai commi 20-22. A norma di legge, quindi, già a marzo i contribuenti e i professionisti che li assistono, dovevano essere in grado di conoscere ciascuno la propria posizione e i propri obblighi. “Dei decreti attuativi invece, neanche l’ombra – lamenta il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, rilanciando le perplessità espresse su questa stessa questione dal presidente nazionale Marco Cuchel – infatti, già a maggio la situazione di incertezza regnava sovrana, e la proroga al 20 agosto, decisa pochi giorni a ridosso della scadenza del 17 giugno e con le deleghe pronte, ha causato non pochi disagi e ora, con l’arrivo del 30 giugno, tutti coloro che sanno di aver diritto all’esonero non dispongono della necessaria tutela normativa”.
Da parte dello Stato, rileva Anc, ancora una volta si assiste al disattendere agli obblighi che lo stesso si assume, nella totale indifferenza verso quei cittadini che attendono di poter legittimamente usufruire di misure che siano di parziale sollievo dalla vera e propria sofferenza di questo momento caratterizzato dalla crisi determinata dalla pandemia. “Ci aspettiamo – dichiara ancora il presidente Paolino – un’assunzione di responsabilità rispetto a questo pasticcio e la conseguente decisione di una proroga di tutti i versamenti inerenti ai dichiarativi, in attesa della promulgazione di una norma chiara e definitiva. Si naviga a vista in un marasma di norme circolari e codicilli rendendo sempre più difficile la nostra professione. Ultima beffa la circolare dell’Agenzia delle Entrate del 25 giugno scorso di ben 539 pagine per regolamentare le scadenze fiscali che riguardano la compilazione e la determinazione delle imposte delle dichiarazioni con la prima scadenza del pagamento al 30 giugno. Cinque giorni per studiare e riprendere il lavoro fatto. Se non è follia questa non saprei come definirla”.

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