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Territorio, Laporta. Zone di Ragusa a secco di acqua

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Ottanta giorni. Poco meno di tre mesi ed ancora non si intravede per l’approvvigionamento idrico con le autobotti comunali. Tempi di attesa lunghissimi per i cittadini delle contrade costretti, loro malgrado, a ricorrere al servizio privato. Un’emergenza nell’emergenza con le autobotti del comune di Ragusa dirottate in città. “Siamo all’assurdo –spiega il presidente del movimento civico Territorio di Marina di Ragusa, Angelo Laporta – con un’amministrazione comunale che non riesce a programmare assolutamente nulla per un servizio essenziale. Ogni giorno, il sindaco, ci racconta, sui canali social, La città delle meraviglie, ignorando i problemi reali ed urgenti dei suoi concittadini”. Sono migliaia i ragusani che vivono nel perimetro esterno della città: da Cisternazzi, a Puntarazzi, da Camemi a Cirasella ecc.ecc . “In questo momento di emergenza – aggiunge Laporta -occorre un sforzo maggiore per reperire, sul mercato, il maggior numero di autobotti per servire tutti i cittadini che vivono nelle zone non servite dalla rete idrica comunale. E’ ovvio che l’amministrazione, con il sindaco Cassi, dovrà dare delle spiegazioni ed una risoluzione immediata alla problematica. Ottanta giorni di attesa sono troppi e ricorrere, in casi estremi, al servizio privato, ad un costo maggiore diventa una spesa aggiuntiva per le famiglie”. Non solo emergenza idrica con mezza città senz’acqua ma un servizio di autobotti assolutamente insufficiente. Oltre al monitoraggio continuo delle reti idriche, sia tramite il sistema di telecontrollo sia attraverso attività direttamente sul campo (come sezionamenti, misure di portata e pressione nei punti più sfavorevoli della rete), per alcuni territori più critici occorre un piano di intervento straordinario.

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2 commenti su “Territorio, Laporta. Zone di Ragusa a secco di acqua”

  1. Siamo nel 2021…….ancora autobotti per un bene essenziale come l’acqua. Poi parlano di Unesco, Capitali della Cultura, bandiere blu, ecc ecc.

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