Gli effetti del Covid sono stati devastanti per il mondo delle imprese. In assenza di adeguati sostegni e di un preciso piano di riaperture, rischiano la definitiva chiusura numerose aziende del settore non alimentare e dei servizi, di cui quasi la metà esclusivamente a causa della pandemia. Un problema che riguarda da vicino anche la provincia di Ragusa. Le difficoltà economiche per le imprese hanno a che vedere soprattutto la perdita di fatturato, la crisi di liquidità e le complicazioni burocratiche. Nel 2020 le imprese del commercio, alloggio e ristorazione indicano per il 50,7% una riduzione del volume di affari, per il 35,3% mancanza di liquidità e difficoltà di accesso al credito, per il 14% problemi di tipo burocratico. Ma oltre a queste difficoltà c’è la crescita, tra i fenomeni illegali, dell’usura. Sono alcuni dei dati snocciolati questa mattina in occasione della Giornata sulla legalità promossa a livello nazionale da Confcommercio, con il presidente Carlo Sangalli e il ministro Luciana Lamorgese, e che il sistema ibleo dell’associazione di categoria ha seguito con la massima attenzione. “Nelle nostre sedi sezionali oltre che in quella provinciale – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – abbiamo attivato una serie di collegamenti all’evento nazionale per avere chiaro il quadro di quello che sta succedendo. Ringrazio tutti i dirigenti del nostro sistema per avere condiviso questo importante momento. Ora dobbiamo rivolgere la nostra attenzione con ancora maggiore determinazione rispetto al passato agli associati. Purtroppo, la problematica è stata ulteriormente amplificata a causa della pandemia. E, a questo punto, sappiamo che sarà necessario un grande lavoro di squadra per sanare questa come altre questioni difficili”.
- 4 Ottobre 2024 -