Terminata la prima fase della regular season, a bocce ferme e a classifica incompleta per molti mini gironi, con decine di partite da recuperare causa Covid, la Fipav ha reso nota la riformulazione del regolamento per il proseguimento delle gare.
Niente seconda fase: si va direttamente ai play-off.
Nuova veste, dunque, per una competizione che ha visto cambiare straordinariamente le sue regole inflessibili e consolidate negli anni, a causa di una altrettanto straordinaria condizione sociale, sanitaria ed economica dettata dalla pandemia in corso. Mai si era verificato in oltre 50 anni di campionati nazionali di B1 femminile, che più di 200 atlete venissero escluse dalla regular season a metà dell’opera.
Ad un anno di distanza dal primo lockdown che ha interessato tutta Italia a tutti i livelli, la federazione italiana pallavolo ha dimostrato ancora una volta di voler tutelare le società, annullando le retrocessioni, ma comunque a discapito di innumerevoli realtà pallavolistiche da nord a sud dello stivale, che al termine di questa prima fase di campionato si vedono costrette ad interrompere l’attività agonistica e, di conseguenza, a mettere in stand-by progetti che pur non ambendo ad un salto di categoria, di certo non possono essere definiti meno importanti di quelli che della promozione hanno fatto l’obiettivo primario.
In questo contesto, l’Egea PVT Modica paga lo scotto di una partenza in sordina e finisce qui la sua corsa.
Quello della PVT è stato un avvio lento e caratterizzato da circostanze non preventivabili, come più volte abbiamo sottolineato durante questo brevissimo mini torneo (perché di vero e proprio campionato davvero non si può parlare). Da quelle comuni alle altre società, come il rinvio del fischio d’inizio, previsto prima per fine novembre, poi posticipato a inizio gennaio e definitivamente compiuto a fine dello stesso mese. Allo stop degli allenamenti per via del repentino susseguirsi dei vari dpcm, con l’ovvia difficoltà di mantenere saldi nervi e muscoli.
E poi le variabili di interesse esclusivo della società modicana, come l’infortunio della centrale Dell’Ermo appena prima del via ufficiale e la sostituzione, dopo due partite, dello storico allenatore della PVT Corrado Scavino, al quale subentra il giovane e promettente Enrico Quarta, che siede per la prima volta sulla panchina biancorossa proprio in casa della capolista Aragona solo a inizio febbraio.
Il nuovo volto alla guida della PVT non ha rappresentato soltanto un ovvio sconvolgimento dei piani di uno staff che contava anni di programmazione ormai assodata, ma ha soprattutto segnato una svolta definitiva delle metodologie di attività dell’intero gruppo di lavoro, quindi dello staff tecnico e principalmente delle atlete, che non si sono mai risparmiate durante le settimane di allenamento, con doppie sessioni di lavoro dal lunedì al venerdì. Proprio da questo inizia il lento ma costante rilancio della formazione capitanata da una instancabile Fabiola Ferro, che è stata protagonista di prestazioni di assestamento, ma anche di vere e proprie dimostrazioni di forza, di qualità individuali e di gruppo, di crescita tecnica e di grande cuore (una su tutte la vittoria per 3 a 2 sul 2 – 0 di partenza contro la capolista Aragona).
Tante sono le considerazioni e gli scambi di opinioni condivise con gli addetti ai lavori di altre società, che oggi si trovano, a distanza di un anno dalla prima traumatica interruzione del campionato, nella stessa condizione di allora. Ma non è questo il momento di discutere di ciò che si poteva o non si doveva.
Così vi salutiamo e vi diciamo “arrivederci” alla stagione 2021/2022.
E vi promettiamo che Egea PVT Modica c’è e ci sarà, con la stessa energia e l’ambizione di sempre. Con la voglia di fare bene e meglio e di dare lustro e merito allo sport modicano in giro per i palazzetti d’Italia. Con la passione immutabile e l’amore per lo sport più bello del mondo.
Grazie a tutti voi che avete sostenuto le nostre atlete, che ci avete acclamati anche a distanza.
Grazie a tutti i nostri partner che hanno saputo onorare gli impegni nonostante le difficoltà di questo anno così complicato e assurdo.
Grazie alle nostre atlete e ai tecnici, allo staff medico, ai dirigenti, alle istituzioni, ai tifosi, alle famiglie, ai nuovi arrivati, agli amici di sempre, alle avversarie, agli addetti stampa, ai telecronisti, ai giornalisti, ai fotografi, a chi ha parlato di noi nel bene (spesso) e nel male (poche volte).
Da oggi ripartiamo a lavorare con tutta la grinta e la dedizione di cui siamo capaci, per rendere onore al nome che portiamo cucito sulle maglie e sul cuore.