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Inchiesta su dati Covid, Razza: “Spalmiamo i dati sui morti”

Tempo di lettura: 2 minuti

«Spalmiamoli un poco» Così in un’intercettazione l’assessore alla Salute Ruggero Razza diceva alla dirigente regionale che avrebbe dovuto comunicare i dati dei decessi per Covid in Sicilia all’Istituto Superiore di Sanità. Sia Razza che la dirigente, Letizia Di Liberti, sono indagati nell’inchiesta sui dati falsi forniti all’Iss. «I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?», chiede lei non sapendo di essere intercettata. «Ma sono veri?», chiede Razza. «Si, solo che sono di 3 giorni fa», risponde. E Razza dà l’ok: «Spalmiamoli un poco». «Letizia è inutile che facciamo stare in piedi sacchi vuoti… c’è stata una gravissima sottovalutazione e il dato finale di questa sottovalutazione di questa gravissima sottovalutazione è scritto in quegli indicatori, poi secondo me sono sbagliati perché mettono sullo stesso piano indicazioni diverse, però come avrai visto ci sono dei dati dove noi comunichiamo zero! … E chissà da quanto!», dice ancora Ruggero Razza, non sapendo di essere intercettato, alla dirigente regionale Letizia Di Liberti dei dati sulla pandemia comunicati all’Iss.
L’intercettazione è agli atti dell’indagine. La conversazione telefonica è del novembre scorso dopo la decisione del Governo di mettere la Sicilia in «zona arancione». Nella telefonata l’assessore si dice amareggiato, deluso – scrive il gip – «per non essere riusciti ad assicurare la buona gestione dell’emergenza sanitaria».
«Razza – spiega il giudice – riferisce che il 90% della situazione creatasi è attribuibile alla loro piena responsabilità, ma la Di Liberti sostiene che i dati sono quelli estrapolati dalle piattaforme informatiche, al che l’assessore le fa notare, con rammarico, che nessuno lo ha mai informato della grave criticità emersa, a suo dire, da un raffronto dei dati della Regione Siciliana con quelli comunicati dalle altre Regioni». Razza, inoltre, facendo riferimento agli indicatori alla base del calcolo dell’indice RT, dice alla dirigente di aver constatato anche il mancato allineamento dei dati contenuti nelle piattaforme della Protezione Civile con quelli dell’ISS. (GDS)

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3 commenti su “Inchiesta su dati Covid, Razza: “Spalmiamo i dati sui morti””

  1. Tonino Spinello

    Non è tanto il fatto di comunicare i decessi o meno, il problema oltre la gestione e l’organizzazione è che si parla delle persone come se fossero nutella. Poi nascondere i decessi a quale scopo? Ed è solo leggere dati e comunicarli, pensa le cose più importanti! Tipo i vaccini!
    Con i vaccini quante morti vengono taciute? Si è detto qualcosa di AstraZeneca ma gli altri vaccini sono altrettanti letali, però si vogliono far passare come quelli buoni.
    Si muore di covid e si muore di vaccino, quest’ultimi in quale categoria vengono catalogati? “O come vengono spalmati”?
    Perchè si vuole tacere? Perchè tutta questa pressione mediatica a convincere le persone a vaccinarsi con tutta la poca trasparenza e la poca conoscenza dei vaccini. Perchè questa campagna di convincimento? Se i vaccini fossero veramente efficaci e attendibili, non ci sarebbe tutta questa pressione mediatica. Si parlerebbe dei vaccini con una sola parola, e non accompagati da tanti discorsi contraddittori e senza logica. O sbaglio?

  2. se tutto cio’ risultasse vero (intercettazioni dei Carabinieri? Anche questo falso?)
    UNA SOLA PAROLA: V E R G O G N A ! ! !

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