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Bitcoin e mercato azionario: buon investimento o bolla speculativa?

Tempo di lettura: 3 minuti

Il mercato aizonrio è in ripresa grazie ad avvenimenti che hanno ristabilito la fiducia. Per esempio, l’elezione del nuovo presidente americano Biden ha portato Wall Street ai massimi storici dopo tanto tempo. Ma anche a casa nostra non si scherza; l’arrivo del neo presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi ha portato lo spread tra Btp e Bund tedeschi ai minimi storici. Altro caso che ha fatto notizia è quello di Gamestop: la battaglia tra piccolo trader e grandi hedge ha portato il titolo sorprendentemente a un balzo dell’80%.  A inizio mese Tesla ha investito in Bitcoin, facendo schizzare alle stelle il prezzo della cryptovaluta. Oltre a far sorgere interrogativi sullo scopo dell’operazione, molti si domandano se non si tratti dell’anticamera di bolle speculative.

Tesla e l’acquisto di Bitcoin

È di questa settimana la notizia che il gruppo Tesla ha investito in Bitcoin, facendo schizzare alle stelle il prezzo di questa cryptovaluta. Secondo alcune stime il gruppo Tesla ha fatto quasi 1 miliardo di dollari di profitto grazie a questo investimento. Il fatto legato al particolare funzionamento della valuta digitale, il cui prezzo è determinato solo e unicamente dalla domanda. Grazie alla sua influenza, il gruppo Tesla con questa mossa ha riacceso prepotentemente i riflettori sulla valuta facendo impennare i prezzi.

Grazie a questa operazione, il gruppo potrebbe fare più profitti rivendendo i Bitcoin rispetto alla vendita dei vincoli elettrici durante un interno anno di tempo. Sebbene anche il gruppo abbia dichiarato che questo investimento è solamente un’attività secondaria, la mossa non è passata di certo inosservata e potrebbe portare altre società quotate a fare un investimento di questo tipo. Operazioni come queste potrebbero far salire il valore della quotazione delle azioni Alibaba.

Alcuni broker prevedono che la crypotvaluta durante quest’anno verrà adottata sempre di più, provocando uno sconvolgimento del sistema. Bisogna comunque tener conto che queste strategie di riserve alternative per diversificare gli investimenti, possono essere problematiche nel momento in cui si vuole liquidarle.

Il rischio di bolle speculative

Eventi quali innovazioni tecnologiche o scossoni politici rischiano di formare una cosiddetta bolla sui mercati finanziari. Tanti esperti osservano oggi la presenza di condizioni di questo tipo. Tra le anomalie bisogna mettere in conto che le quotazioni obbligazionarie sono molto alte, tanto che un quarto dei titoli a reddito fisso oggi ha un tasso di interesse negativo. Inoltre, si osserva gran fermento tra i broker che sono alla ricerca di titoli su cui scommettere gonfiando il mercato di compravendita.

Inoltre, la presenza di banche centrali nel mercato fa sì che i costi di finanziamento siano ai minimi storici. La combinazione tra elevati risparmi e basse prospettive di redditività sugli assetti tradizionali spinge ad attività speculative. Questa situazione preoccupa anche per fattori quali l’accelerazione della digitalizzazione e la necessità da parte degli Stati di sostenere i mercati finanziari per stimolare la ripresa economica vista la situazione sanitaria molto grave.

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