
La provincia ovest di Cordoba apre le porte all’inter religiosità. Culla gesuita, la località di Villa Cura Brochero ospita dal mese scorso il Parco Telematico Brochero in grado di accompagnare per mano i visitatori, tra spiritualità, fede e devozione. Situato nella Valle di Translasierra, il Parco, a forma di rosario, si estende per circa 20mila metri quadrati. Si tratta di un percorso religioso che rappresenta la vita del Santo Brochero, amorevolmente chiamato “prete gaucho o prete cow boy” (beatificato da papa Giovanni Paolo II il 14 settembre 2013 e canonizzato santo da Papa Francesco il 16 ottobre 2016) è ispirato alle opere e ai miracoli del santo argentino che contrasse la lebbra verso i 30 anni durante il suo lungo peregrinare per soddisfare la sete di fede cristiana nella provincia. Stremato dalla malattia, sul punto di morte (26 gennaio 1914) le ultime parole del santo furono: “Ora ho tutto pronto per il viaggio”. Il nostro percorso spirituale prosegue a Villa Cura Brochero in cui è possibile visitare anche la Casa de Ejercicios, il Museo Brocheriano, l’acquedotto Los Chiflones, il monumento Cristo Blanco e la casa dove morì. I fedeli di tutto il mondo seguono le orme del sacerdote anche a Villa Santa Rosa de Río Primero, suo luogo di nascita, o nella città di Cordoba, dove venne ordinato sacerdote. Qui, è possibile visitare anche il primo circuito urbano interreligioso, che comprende delle visite ai principali templi della città, cristiani, musulmani ed ebrei. Il percorso pedonale trova in ogni luogo un’autorità religiosa che spiega ai visitatori i dettagli della propria religione.