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Confimprese chiede maggiori controlli nei luoghi di movida

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Come da copione. Una domenica da “incubo” al porto di Marina di Ragusa con centinaia dii persone, seppur muniti di mascherine, ammassati. Un’immagine sui social che ha il sapore di beffa per chi, da mesi, vive rinchiuso a casa con l’attività, vedi ristoranti, palestre, cinema, attività turistiche ed altri, costretti a rispettare i rigidi protocolli sanitari. I numeri, con il ragionamento dei sanitari, non consentono rilassatezze e dare il segnale di un’apertura generalizzata sarebbe distruttivo. In realtà il virus è ancora forte e ha un potenziale di circolazione, in alcuni territori, anche peggiore rispetto a prima con le varianti che hanno raggiunto buona parte d’Italia. Il direttivo di Confimprese iblea è pronto a fare le “barricate” affinchè le regole e le norme siano rispettate da tutti. “Sono scene, purtroppo, già viste – denuncia il presidente provinciale di Confimprese Iblea, Pippo Occhipinti –non possiamo più tollerare comportamenti del genere che vanno a discapito di tutti. Le regole ci sono e vanno rispettate”. Gli ingressi al porto dove, ahimè, durante la scorsa estate, si sono registrati gli identici problemi e nelle aree della movida vanno controllati con un’azione sinergica da parte del prefetto. “Ci sono aspetti poco chiari, i ristoranti (la sera), le palestre e tante altre attività chiuse per evitare i contagi –aggiungono i componenti del direttivo territoriale di Confimprese – e in giro sembra di essere ad una festa patronale come se nulla fosse. Siamo fiduciosi che il Sindaco e il Prefetto abbiano a cuore la salute della comunità”.

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