
Oggi si celebra la Giornata della Memoria, 76 anni dopo quel 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz svelarono al mondo l’orrore del campo di concentramento, uno dei luoghi del genocidio nazista.
Un pensiero forte, per la circostanza, arriva dalla senatrice a vita, Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah: “Spero che l’occasione contribuisca a rinsaldare il legame civile e morale fra tutti noi. In un periodo drammatico come l’attuale ne abbiamo particolarmente bisogno”.
Le celebrazioni ufficiali si terranno al Quirinale, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del premier dimissionario Giuseppe Conte. Iniziative per ricordare il genocidio del popolo ebraico si svolgono in Italia e in tutta Europa: nelle scuole, in Parlamento, nei Comuni, nelle tv. Molti degli eventi si terranno in forma virtuale e online a causa della pandemia di Covid-19.
“Mentre ero ad Auschwitz per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla. Ma non lo feci”. Le parole di Liliana Segre, pronunciate a ottobre alla Cittadella della pace di Rondine (Arezzo), risuonano pesantissime. “Capii che io non ero come il mio assassino. Da allora sono diventata donna libera e di pace”.
Il Giorno della Memoria è stato istituito il primo novembre 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In Italia la giornata commemorativa è stata invece istituita per legge nel 2000 in ricordo delle vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali, nonché di coloro che hanno protetto i perseguitati ebrei a rischio della propria vita e di tutti i militari e politici italiani deportati nella Germania nazista. Il significato della giornata può essere sapientemente racchiuso nelle parole di Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
A Modica la Giornata della Memoria sarà ricordata con un’iniziativa patrocinata dal Comune con la conferenza sul tema ” Ebrei in Sicilia, una storia antica”, in diretta alle 17, sulle pagine Facebook del Museo Civico. L’ idea è dell’Associazione VIA e la realizzazione, nell’ambito della programmazione del Museo Civico ” Franco Libero Bel giorno”, è dell’ Associazione Culturale Herakles che ha curato la grafica, la promozione e la regia dell’ evento. La conferenza on line consentirà di raccogliere il senso della memoria che con il passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, diventa sempre più rilevante. “Necessario commemorare perchè il «non dimenticare» – spiega l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, – ci consenta di lavorare sempre di più in un’ottica inclusiva e di accoglienza.” Saranno svolti durante la trasmissione due temi sulle comunità giudaiche in Sicilia grazie agli interventi, coordinati da Sabrina Tavolacci, del dottore Moshe Ben Simon e dell’ archeologo Giovanni Di Stefano, Direttore onorario del Museo.
16 commenti su “Oggi si celebra la Giornata della Memoria… Per non dimenticare”
Primo Levi scrisse anche, provocatoriamente : “Non si può comprendere e non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare”
Oggi i genocidi sono mentali, e sono più nascosti, osuri, e sedotti.
“Abbiamo due vite, e la seconda inizia quando ci rendiamo conto che ne abbiamo una sola”.
Confucio
Chiunque ha il potere, lo impone! La cosa che preoccupa, è che le cose a distanza di tempo si ripetono. L’unanimità è scesa nell’oblio!! Spero mai più! Ma esistono tanti modi per opprimere, e uccidere persone….. E chi è al potere………..!!
Eviterei di porre sullo stesso piano lo sterminio pianificato scientificamente di una razza, di un intero popolo, con altre forme di violenza o oppressione. Significa non aver capito l’enormità di una tragedia che ha sprofondato l’uomo nel punto più basso di un abisso inimmaginabile.
Questo è quello che si vuol fare credere, è molto più facile fare leva sui sentimenti, eviterei questo!
E si cerca di soprassedere girandosi dall’altra parte o peggio mentendo a se stessi.
E poi siamo nel 2021 e non nel 1945!
Quello che voglio dire, è che le cose iniziano in sordina e strada facendo assumono altre identità. Queste identità col tempo assumono una forma, e una volta raggiunto lo scopo tutto può sfuggire di mano, fino a quando non puoi più controllarlo!
Passando da queste parti leggo scritto da un certo negazionista, se ha idea di cosa sia stato l’Olocausto, se il soggetto in questione si sia mai fatto nella sua vita un giro per i vari campi di concentramento sparsi in Europa per esternare simili “zonnate” del tutto prive di fondamento storico. Magari si legga qualcosa….che non è mai troppo tardi!
La prossima cercherò di scrivere cose che tutti sappiamo, magari con frasi strappalacrime cosi tutti rifletteranno per un minuto e dopo dimenticheranno.
Come succede sempre e come succederà con modi diversi!
Nessuno vuole sminuire l’Olocausto, non era mia intenzione, ma se qualcuno la vuole intendere cosi non posso farci niente, rispetto comunque la critica!
Andate a chiederlo ai nativi americani. Ne hanno sterminato cento milioni….. Naturalmente chi era al potere per cacciarli non si è fatto scrupoli a sterminarli, e ad affamarli. Adesso vivono qualche migliaio nelle riserve di sussidi. E vivevano su quelle terre prima di loro. È questo nel tempio della democrazia. Sono d’accordo con il sig Spinello…. Le cose piano piano diventano enormi. A qualcuno che scrive “zonnate” come dice lui, dico che io ho visitato Auschwitz, è anche Dachau……!! Ma che ho visitato pure gli Usa… Guardando come vivono gli indiani…. Gli hanno rubato tutto, pure la dignità.
@Tonino Spinello
Lei è squallido
Traspare dai suoi commenti precedenti, che lei ha un laboratorio di pasticceria
Mi pregio di non essere un suo cliente
Chi è arrabbiato col mondo intero perde lucidità e nel calderone delle frustrazioni mette tutto, così trova giustificazione per il suo pensiero.
L’olocausto è stata la cosa più aberrante commessa dall’uomo con scienza e coscienza.
Non possono esserci né se ne ma.
Ricordiamo tre fratelli pozzallesi.
Giovanni Gugliotta, compagno d’armi di Giovanni Santaera e Angelo Emilio, fucilato dai tedeschi nell’isola di Cefalonia.
Giuseppe Gugliotta, catturato dai tedeschi a Rodi. Rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italia e morì in un lager in Germania.
Giorgio Gugliotta, torna a casa dopo la prigionia in Germania. Muore dopo qualche mese a causa di una malattia contratta nel campo di prigionia
Ecco perché il mondo non cambierà, tutti a seguire gli applausi ma non vedere oltre il proprio naso!
Non si vuole fare della storia esperienza, se cercavo applausi avrei fatto altro tipo di commento e sareste tutti felici e commossi, come le parole di Mattarella e di tanti altri.
Del mio mestiere sono orgoglioso, ed eviterei commenti stupidi in tale senso, umiliano le stesse persone che le dicono e ne evidenziano tutto il loro squallore. Oltretutto in quello che dico ci metto la faccia, senza nascondermi.
Grazie di non essere mio cliente Sig. Donato!
Io personalmente non leggo niente di negazionismo nei commenti del sig Spinello. Sarebbe opportuno capire cosa si legge. Sarebbe necessario documentarsi prima, visto che dimenticano che Stati compresa l’Italia hanno coperto per decenni carnefici di quel regime. Un esempio? I carnefici della strage di Sant’Anna di Stazzema, scoperti grazie alla tenacia di un giornalista in quell’armadio della vergogna con l’apertura rivolta verso il muro.
Purtroppo nessun commento di alcun genere potrà cancellare quanto fatto.
@ Donato :
Ecco un esempio di maleducazione . .
Avrebbe scritto , quanto postato nel commento , indirizzato al pasticciere col suo nome e cognome ?