Crescono ancora i contagiati da Covid-19 in Sicilia e slitta il rientro per gli studenti delle scuole superiori. Mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si dice pronto a chiudere le scuole comunali.
La situazione allarmante è scattata ieri pomeriggio, dopo la diffusione del bollettino quotidiano, che ha bollato il tasso di positività della Sicilia come il più alto d’Italia. E così l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla si è detto pronto a fermare il rientro in classe delle scuole superiori. Già rinviato da domani a lunedì, slitterà ancora per almeno un’altra settimana. Ma è sempre più probabile che la didattica a distanza sia la soluzione che verrà scelta fino alla fine di gennaio.
Sono 1.692 i nuovi positivi al Coronavirus su 9.767 tamponi processati. Le vittime sono state 29 nelle ultime 24 ore che portano a 2593 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 37.739 con un aumento di 313 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1384, 4 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1190, 8 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 194, 4 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1350.
2 commenti su “Sicilia. Slitta a febbraio apertura scuole superiori. È boom di contagi”
I numeri sono sempre gli stessi e non dipende dalla frequenza scolastica
Deprivare gli alunni del diritto allo studio lede la crescita umana e psichica
Gli alunni non sono nemmeno rientrati a scuola che già ne impedite l’accesso?
Questi poveri ragazzi saranno i disoccupati di domani .
Lo studio è un diritto sanciti dalla Costituzione e anche la Salute( psichica e fisica). Una vita triste senilità l’organismo che somatizza e la Dad ingenera ogni forma di disagio nonché malessere prima relazionale
Scusate il t9 ha inserito una parola errata
Volevo scrivere che una vita triste DEBILITA l’organismo perché la tristezza pervade i nostri giovani.
La scuola è Vita e i Docenti amano il loro lavoro e la DAD non rappresenta minimamente il valore di questa vocazione.
Gli alunni amano stare in classe e i dati di rt non sono correlati alla scuola, peraltro il nostro comune non ha dati tali da non consentire la frequenza. Siamo in pandemia e stiamo combattendo ma non si può risparmiare sul diritto all’istruzione che rappresenta il lavoro dei nostri ragazzi.
(Scusate eventuali errori del t9 anche nel nominativo )