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Sicilia. Slitta a febbraio apertura scuole superiori. È boom di contagi

Tempo di lettura: 2 minuti

Crescono ancora i contagiati da Covid-19 in Sicilia e slitta il rientro per gli studenti delle scuole superiori. Mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si dice pronto a chiudere le scuole comunali.

La situazione allarmante è scattata ieri pomeriggio, dopo la diffusione del bollettino quotidiano, che ha bollato il tasso di positività della Sicilia come il più alto d’Italia. E così l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla si è detto pronto a fermare il rientro in classe delle scuole superiori. Già rinviato da domani a lunedì, slitterà ancora per almeno un’altra settimana. Ma è sempre più probabile che la didattica a distanza sia la soluzione che verrà scelta fino alla fine di gennaio.

Sono 1.692 i nuovi positivi al Coronavirus su 9.767 tamponi processati. Le vittime sono state 29 nelle ultime 24 ore che portano a 2593 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 37.739 con un aumento di 313 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1384, 4 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1190, 8 in più rispetto a ieri. In terapia intensiva i ricoveri sono 194, 4 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1350.

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2 commenti su “Sicilia. Slitta a febbraio apertura scuole superiori. È boom di contagi”

  1. I numeri sono sempre gli stessi e non dipende dalla frequenza scolastica
    Deprivare gli alunni del diritto allo studio lede la crescita umana e psichica
    Gli alunni non sono nemmeno rientrati a scuola che già ne impedite l’accesso?
    Questi poveri ragazzi saranno i disoccupati di domani .
    Lo studio è un diritto sanciti dalla Costituzione e anche la Salute( psichica e fisica). Una vita triste senilità l’organismo che somatizza e la Dad ingenera ogni forma di disagio nonché malessere prima relazionale

  2. Scusate il t9 ha inserito una parola errata
    Volevo scrivere che una vita triste DEBILITA l’organismo perché la tristezza pervade i nostri giovani.
    La scuola è Vita e i Docenti amano il loro lavoro e la DAD non rappresenta minimamente il valore di questa vocazione.
    Gli alunni amano stare in classe e i dati di rt non sono correlati alla scuola, peraltro il nostro comune non ha dati tali da non consentire la frequenza. Siamo in pandemia e stiamo combattendo ma non si può risparmiare sul diritto all’istruzione che rappresenta il lavoro dei nostri ragazzi.
    (Scusate eventuali errori del t9 anche nel nominativo )

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