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Confcommercio Sicilia e le iniziative per aiutare il comparto

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Confcommercio Sicilia in campo a sostegno del sistema regionale delle imprese di categoria. “Non solo alcuni sgravi – sottolinea il presidente regionale vicario Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – ma è molto importante, come ribadisce il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, l’investimento sulle persone, con l’auspicio di uscirne migliori. Ecco perché ringraziamo tutti gli apparati territoriali della nostra associazione di categoria il cui impegno quotidiano è andato e sta andando oltre il semplice coinvolgimento sindacale. Tutto possiamo dire tranne che, in questa fase, la confederazione sia stata assente. Qualche risultato lo abbiamo pure portato a casa anche se la Regione Sicilia avrebbe potuto e può fare di più”.
Quali questi risultati? “Confcommercio – prosegue Manenti – ha ottenuto l’inserimento delle attività di calzature nel penultimo decreto, attività che erano state ingiustificatamente escluse dai ristori. E, ancora, ci siamo battuti per ottenere l’istituzione, che poi è arrivata, del fondo di perequazione per l’esonero fiscale per le imprese più colpite dall’emergenza in atto. Ma non solo. Sono state sterilizzate definitivamente le clausole di salvaguardia in materia Iva e accise che, ormai, non possono scattare automaticamente anno dopo anno. Certo, quest’ultimo risultato, in particolare, è scivolato via velocemente durante l’emergenza. Ma se non fosse stato chiesto in maniera incessante di disinnescarle, ci troveremmo di fronte, a partire dai prossimi giorni, con un aumento automatico dell’Iva. E questo, per le imprese siciliane soprattutto, avrebbe potuto significare un’ulteriore batosta. Un’altra battaglia che dal livello nazionale è arrivata a quello regionale riguarda gli indennizzi a fondo perduto per le imprese. Certo, parliamo di una liquidità arrivata tardi, a macchia di leopardo. Siamo intervenuti, però, in più di una occasione, misura su misura, affinché valesse un principio, quello degli indennizzi sulla base delle perdite di fatturato. Principio che è passato anche in ambito regionale. E, in più, nella fase di scrittura del decreto Rilancio erano state escluse moltissime nostre imprese, comprese quelle siciliane, dai benefici fiscali. Siamo intervenuti per fare in modo che le stesse potessero essere inserite”.
“In più – conclude il presidente vicario Manenti – sul delicato tema del credito, è opportuno rammentare la moratoria straordinaria che Confcommercio è riuscita a concretizzare, moratoria che consente di sospendere il pagamento, da parte delle imprese, delle rate dei finanziamenti bancari: abbiamo ottenuto la proroga prima al 30 settembre, poi al 31 gennaio 2021 e, ancora, al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto del turismo. Tutto questo, lo sappiamo, ancora non è sufficiente. Attendiamo risposte ulteriori dal Governo regionale. In particolare, sul fronte della velocità degli aiuti da mettere in campo soprattutto per quelle realtà commerciali più colpite dall’emergenza sanitaria”.

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