Elezioni legislative domenica in Venezuela, viste da Stati Uniti e Unione Europea come un tentativo fraudolento da parte del presidente Maduro di controllare l’ultima istituzione ancora nelle mani dell’opposizione, il Parlamento, guidato dal leader Juan Guaidò, riconosciuto da mezzo mondo essere il vero presidente del Paese. Guaidò ha più volte chiesto la sospensione delle elezioni in quanto convinto che il voto di domenica sarà completamente truccato. Il voto, viste le premesse, quasi sicuramente consentirà a Maduro di conquistare la maggioranza, rafforzando il potere del governo, nonostante una campagna di pesanti sanzioni e pressioni diplomatiche imposte dagli Stati Uniti negli ultimi due anni. Da un recente sondaggio è emerso che il 60,2% degli intervistati ha dichiarato di voler disertare il voto, mentre il 92% considera negativa la situazione nel Paese, punito da iperinflazione, recessione e servizi pubblici inesistenti. “Guarda le condizioni in cui siamo”, ha detto Keili Muller, 27 anni, madre di quattro figli, riferendosi alla sua casa in legno situata nello stato costiero di La Guaira. La Muller, lamentava di aver passato mesi a cercare di convincere i funzionari ad aiutarla per la situazione di costante allagamento della sua casa; richieste cadute nel vuoto. “Questo è il motivo per cui nella nostra comunità abbiamo deciso di non recarci a votare”, ha detto. Alcuni parlamentari al governo convinti che le elezioni del 2018 siano state vinte da Maduro irregolarmente, avrebbero costituito un gruppo-ombra disposto a sostenere Guaidó alla guida del Parlamento. Dallo scorso gennaio anche a causa della pandemia, l’Assemblea ha tenuto solo sessioni virtuali, mentre decine di deputati all’opposizione sono stati costretti a lasciare il Paese a causa di pressioni e minacce di arresto della polizia. Nel frattempo Maduro si ostina a dichiarare che le lezioni saranno trasparenti. L’opposizione sta preparando una manifestazione popolare per il 12 dicembre, nella quale i manifestanti chiederanno le dimissioni di Maduro e l’annullamento delle elezioni politiche, non ultimo, per la diaspora di oltre 5 milioni di venezuelani costretti a lasciare il paese per la gravissima crisi umanitaria venutasi a creare nel paese. “Il voto mancherà di legittimità, quindi prevedo che l’attuale Assemblea Nazionale proseguirà il suo mandato oltre la scadenza fissata del 5 gennaio”, ha concluso Guaidò. Il Venezuela con l’economia al collasso, sta attraversando una delle peggiori crisi umanitarie della storia. La popolazione allo stremo sarà in grado di resistere a tanta precarietà?
- 11 Dicembre 2024 -