
Il 7 gennaio del 2018, 50 soggetti furono individuati dalla Digos quali promotori di una riunione non autorizzata per protestare contro una manifestazione di Forza Nuova a Ragusa, in occasione di una loro commemorazione nazionale. Nell’occasione molti attivisti di sinistra ma anche giornalisti e meri partecipanti si ritrovarono spontaneamente nei pressi di Piazza libertà per manifestare il loro dissenso. Successivamente 50 persone furono denunciate dalla Digos per violazione dell’art. 18 del TULPS e per “radunata sediziosa”. La Procura della Repubblica di Ragusa chiese l’archiviazione per particolare tenuità del fatto e non per infondatezza della notizia di reato ed a seguito di questo provvedimento diversi indagati, tra cui alcuni giornalisti presenti alla manifestazione, proposero opposizione all’archiviazione per il tramite dei propri legali.
La difesa, tra cui gli avvocati e le avvocate Guglielmo Barone, Cesare Borrometi, Umberto Calvanese, Sergio Crisanti, Michele Sbezzi, Enrico Schembari, Serena Pierini e Simona Pitino (queste ultime due difendevano gran parte degli indagati), ha chiesto l’archiviazione per assoluta infondatezza della notizia di reato, sostenendo che non vi fosse stata affatto una riunione ma solo un regolare e legittimo esercizio di un diritto costituzionalmente garantito dall’art.21 Costituzione e che, in ogni caso, il preavviso era stato dato. Il Gip ha accolto così le istanze difensive disponendo l’archiviazione per infondatezza della notizia di reato, non condividendo il provvedimento della Procura che aveva disposto l’archiviazione per particolare tenuità del fatto, circostanza quest’ultima per la cui applicazione si presuppone la commissione di un fatto di reato.
1 commento su ““Radunata sediziosa”. Ragusa, assolti 50 imputati antifascisti”
Son contento