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A Modica salgono a 91 i positivi al coronavirus

Tempo di lettura: 2 minuti

Continua a salire, anche se in modo lieve, il numero dei positivi nel territorio di Modica. Rispetto a domenica sera, c’è un aumento di nove unità (91 a fronte di 82), così come sale il numero di persone in quarantena. Domenica sera erano 249 mentre stamattina sono 254.

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17 commenti su “A Modica salgono a 91 i positivi al coronavirus”

  1. A Modica la situazione è fuori controllo, ma nessuno lo scrive.
    Ci sono persone che aspettano anche da una settimana il tampone, che non arriva.
    Molti preferiscono farlo privatamente, con tutte le conseguenze del caso.

  2. Nico,
    Sono tutti affezionati ai tavoli, se vede, tutti chiedono tavoli per discutere e parlare, discutere e parlare, parlare, parlare e parlare……. Abbiamo il morto in casa e loro ancora discutono come curarlo! I manager servono solo per il Business, i dottori per curare. Ma, manager, segretari, sottosegretari capiufficio, ecc…. sono in sovrannumero, dottori ed infermieri inferiori al fabbisogno. poi metti la mala organizzazione e la Sanità è servita! Però tutti cercano “tavoli” con Aliquò invece di chiederne le sue dimissioni. Se non si è all’altezza, non si devono coprire posti del genere, in certi posti ci devono (dovrebbero) stare persone serie e competenti. la competenza non va vantata nei comunicati, va “Dimostrata”!

  3. @ToninoSpinello, scusa Tonino ma 91 casi su 56.000 abitanti modicani fa lo 0,16% di persone positive al Covid, e questa sarebbe una situazione fuori controllo? O sei tu fuori controllo e fai terrorismo alla povera gente che non sa farsi i conti?

  4. Questi sono i risultati della sciagurata apertura in estate. Infatti adesso i contagi sono dentro le mura di casa, in famiglia.

  5. Zio Totò….per fuori controllo si intende dire proprio questo.
    Lo 0,16% è pura statistica se non riesco a fare manco i tamponi….
    Niente tamponi, niente positivi = 0,00%……evviva

  6. Zio Totò,
    Non ho parlato di numeri, ho parlato di fatti e di persone che non riescono ad organizzare un’azienda. Con o senza covid. In altri posti del mondo quando si sbaglia, o non si riesce a controllare il personale, si licenzia. Sto solo dicendo la verità, e come stanno le case. Se mento me lo dica e mi spieghi il perchè, può darsi che mi convinco del contrario.

  7. Mi consola leggere che non sono la sola a nutrire perplessità riguardo alla situazione modicana. Ho seguito le notizie su questo sito, su altri giornali locali online e televisivi e la discordanza di numeri è stata continua: se su un sito si legge 65 dall’altro c’è 72, se in TV dicono 62 un’altra testata riporta 91. Qual è il dato corretto?

  8. E’ appena stato inserito su facebook lo sfogo di un medico del pronto soccorso di Ragusa dove racconta che non bastano quasi le bombole di ossigeno e ragazzi con quadri polmonari molto seri in assenza di altre patologie, non è allarmismo purtroppo è la realtà e siamo solo a novembre,poi ne vogliamo parlare della disposizione dei reparti covid al Giovanni Paolo ll, incoscenti e il civile che lo teniamo a fare,pensavano che tutto era passato infatti tanta la leggerezza che inizialmente con quattro covid al Paternò Arezzo il risultato è stato personale sanitario conteggiato e incompetenza nella gestione….i finanziamenti che toccavano a modica che ha fatto un lavoro egregio nel periodo della prima fase del contagio ringrazio il personale sanitario, se le pappato Ragusa risultato quello che stiamo assistendo….

  9. Prendo spunto dal commento di Pinuzzu83 per dire un paio di cose.
    I problemi che stanno emergendo adesso prepotentemente in merito alla carenza di personale o rifornimenti è il frutto di tagli scellerati, irragionevoli e miopi fatti nel passato. Come nel passato affonda la “rivalità” (con un’espressione un po’ semplicistica) tra Modica e Ragusa. La diatriba si è sicuramente acuita con la nascita del Giovanni Paolo II che diventa nuovo Polo della sanità provinciale. La questione sta anche nel fatto che io debba ricorrere alla parola “rivalità” quando si parla di due enti che erogano un servizio fondamentale, anzi vitale, ai cittadini: il diritto alla salute. Un servizio per il quale non ci dovrebbe essere “io sono meglio di te” ma “io collaboro con te”. Un atteggiamento che esprime meglio il personale sanitario più che le dirigenze le quali devono rispondere al principio aziendalistico della concorrenza (non per niente si chiamano ASP: Azienda Sanitaria Provinciale).
    Non dico che ai manager non stia a cuore la salute delle persone. E’ solo una questione di forma mentis: a volte essere estraneo a un certo ambiente ti permettere di vedere meglio le falle, altre volte no. Oppure è solo un problema di far quadrare il bilancio? O di rispondere a questo politico o quell’altro senza tenere davvero conto delle esigenze del territorio o del momento.
    Ora è una corsa al reperimento di nuovi posti letto, di nuovi locali da adibire a reparti, isolamento, zone grigie, ecc. La grave colpa è quello di non averci pensato prima a preparare la macchina. Nel momento in cui si è deciso che Modica doveva essere sollevata dall’incarico di Hub Covid, SUBITO dovevano armare Ragusa per affrontare la crisi più nera. Nel momento in cui l’OMPA fosse stato pronto, allora si poteva chiudere Modica. NON un minuto prima. E non si è fatto. Ci si è ridotti alla polemica “certo, ecco l’imbroglio, i soldi che toccavano a Modica ora finiscono a Ragusa”. I soldi a Modica arriveranno. E’ vero: meno di quanti ne prenderà Ragusa, solo un po’ di più di quello che spettano al Guzzardi. Se Modica ha affrontato bene la fase primaverile è merito soprattutto della professionalità delle equipe e poi dobbiamo anche essere onesti: ad aprile i numeri in provincia e la situazione che i sanitari hanno affrontato era ben lontana di quella di adesso. Adesso è ovvio che non ce la può fare un solo ospedale, quando ci sono più di mille casi noti mentre allora ce n’erano in numero al massimo a due cifre. Inoltre, tenere chiuso l’Ospedale di Modica al normale servizio ambulatoriale non ha giovato a nessuno (anche il personale ad aprile non era così felice). L’OMPA ha dalla sua l’essere una struttura distaccata e con un’attività ridotta al minimo per via della concentrazione dei servizi al GPII. Se ci fosse un minimo di lungimiranza, in tempi non di pandemia, quella struttura dovrebbe essere riqualificata e specializzata alle cure oncologiche. Diversi sono gli aspetti che avvalorerebbero tale scelta, prima fra tutte il servizio di radioterapia attivo e ben coordinato. Ma questa è un altro discorso.
    Infine, non che “mal comune, mezzo gaudio”, la cosa ulteriormente preoccupante, tragica e desolante, è vedere che questa scarsa visione del futuro prossimo è stata condivisa a livello nazionale perché nel giro di una settimana i numeri del contagio sono quintuplicati ovunque. Ma com’è possibile? Eravamo stati i più bravi e ora ci ritroviamo al seguito di Francia e Gran Bretagna? Perché? Perché abbiamo abbassato la guardia. Perché già a giugno ci si allertava “attenzione alla seconda ondata” e invece ci siamo cascati con tutte le scarpe, i guanti e l’igienizzante. E la colpa? Trovare il colpevole in questo momento ci rassicurerebbe lavando la coscienza collettiva e addossando il male sulle spalle di qualcuno. Purtroppo in questo momento non ci possiamo permettere nemmeno di darci addosso l’uno con l’altro. Bisogna trovare soluzioni prima di tutto. Poi allestiremo i tribunali.

  10. A Pinuzzu 83, per anni hanno tagliato posti letto, più che dimezzati. I giovani medici è infermieri all’estero, perché in Italia niente assunzioni. Dove stava la gente? I soldi invece per cose inutili, come feste cittadine con migliaia di euro buttati per inutili fuochi d’artificio….. E la gente lì ci va. Invece in strada nessuno quando fanno tagli su tutto. Adesso tutti a cercare medici, infermieri ecc ecc! Abbiamo quello che ci meritiamo….NULLA!! Andate alle feste cittadine che sono più importanti.

  11. cittadina cerca un colpevole così ripulisce la coscienza collettiva? Bruttissime parole, ma perchè tanta rabbia al punto tale da crocifiggere qualcuno, ma è proprio sicura di quello che scrive, non potrebbe essere che purtroppo questo è un problema di tutta la sanità in un tempo così difficile da gestire? No? Vuole per forza un colpevole. Lei parla di rivalità, ma quale rivalità fra Modica e Ragusa, le scelte vengono fatte da un direttore generale che non è neppure della provincia di Ragusa e da un assessore alla Sanità che anch’esso non è della provincia di Ragusa. Ma perchè mai tutto questo complottismo e rabbia, cittadina. Non è semplicemente che ogni comunità sa gestire meglio o peggio le emergenze, niente di più e nessun complotto contro chicchessia, stia serena, nessuno la vuole uccidere.

  12. Gino, è notizia di ieri che all’Ospedale di Modica (ad esempio9 sono stati assunti 5 giovani medici che andranno ad incrementare i medici dell’ospedale. Queste sono le possibilità e questo è stato fatto. O no?

  13. A Puppetta, 5 assunzioni? Ottimo!! Ma io ho scritto che per anni ci sono stati tagli su tutto!!! Ma se per lei bastano queste 5 assunzioni ok. Mi pare che ha fatto capire tutto……..!! Contento lei……!! Vada nei reparti, magari gli allarga la visione……..!!

  14. Puppetta, la rassicuro sulla mia serenità e guardi che prima ancora della mia personale incolumità molti altri pensieri occupano il mio tempo e la mia apprensione.
    La invito a rileggere il mio commento dove non ho assolutamente parlato di complotto, rabbia e crocifissioni. Ho preso spunto dal commento di un altro utente il quale riportava lo sfogo di un medico, parlava di quanto era accaduto al Paternò nei giorni scorsi e ancora una volta dei fantomatici finanziamenti “pappati” da Ragusa a danno di Modica.
    Io non voglio crocifiggere nessuno. Non ho mai parlato di trovare un capro espiatorio affinché tutti possiamo sentirci con le coscienze sollevate. Se segue il dibattito nazionale, ma anche locale, è tutto un cercare di addossare le colpe dei ritardi e dei mancati funzionamenti a qualcuno: una volta è Conte, poi l’Azzolina, poi uno dei virologi o qualche altro opinion maker. E’ tristemente normale questo tipo di modalità: lo scaricabarile è sempre stata la soluzione per cercare di ridurre le proprie responsabilità al minimo. Al contrario, sarebbe più auspicabile che ci si unisse per trovare soluzioni, che invece di approntare tribunali sommari o cogliere ogni occasione per fare propaganda politica, ci fosse un’unica spinta a collaborare e ognuno si mettesse al servizio con la propria rete per risolvere un problema che affligge tutti.
    La questione delle diatribe campanilistiche non l’ho inventata io ma è stata richiamata più volte l’estate scorsa. La carenza di personale nel momento dell’emergenza è stata evidenziata più volte anche su questo sito da diretti interessati. La politicizzazione di certe scelte all’interno della sanità non è un argomento nuovo. Che in questo momento in tutta Italia la sanità viva un momento di grave sofferenza è sotto gli occhi di tutti: un ambito che è stato fortemente penalizzato negli anni e che adesso a maggior ragione, sotto lo stress della pandemia, mostra tutte le sue fragilità.

  15. Salve concittadini, comunque sono d’accordo con cittadina in molte cose, non capisco però come l’ospedale civile fino a poco tempo fa funzionante non sia stato convertito a covid, invece di impostare un reparto al Giovanni Paolo in mezzo a neonatologia e ostetricia con stesso percorso per tutti e tre non è il massimo penso, riguardo al personale purtroppo molti dipendenti confermato dallo stesso direttore avevano preso con molta leggerezza l’assistenza a malati da covid non rispettando esattamente i protocolli con il risultato di persone sanitario infetto, non facendo tesoro dell’esperienza modicana. Qua non si parla di competizione tra 2 o più strutture sanitarie locali, ma di uniformare l’assistenza nel rispetto delle procedure ai fini di garantire un assistenza adeguata in qualsiasi ramo sanitario.
    Un altra cosa molto preoccupante è data da un rallentamento o addirittura sospensione di consulenze cliniche, interventi, procedure diagnostiche per persone affette da altre patologie altrettanto gravi, tutti hanno il diritto alle cure, pazienti con importanti ritardi riguardante lo studio clinico del proprio caso, rinnovi di pratiche assistenziali presidi ecc., Dignostiche di prevenzione ai tumori o di proseguimento alle cure.
    Per me non esiste l’ospedale di Modica,Ragusa ecc.,esiste l’ospedale qualsiasi esso sia.
    Volevo aggiungere che i sanitari medici, infermieri, OSS e tutto il personale di supporto non sono eroi, ma sono professionisti che svolgono il proprio lavoro e vanno rispettati, l’unica cosa che possiamo fare noi cittadini è quello di aiutarli a farci aiutare, seguendo le regole base anticontagio.
    Mi dispiace per quello che stanno passando molti miei concittadini con attività bar ristoranti spero che il governo vi aiuti non mollate, abbiamo tutti il diritto di lavorare però facendo rispettare le regole con sanzioni esemplari per chi non lo fa nel rispetto di che le segue.
    Non è giusto che molti imprenditori artigiani ristoratori siano ancora danneggiati, persone che hanno dovuto pagare le tasse anche nel periodo che non hanno prodotto, il “loro” intendo il governo, non è un blocco delle tasse è un rimandare per poi aggiungersi alle altre tasse spese e chiusure reddito di fine anno.
    Un abbraccio a tutti e ” uocciu vivu”.

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