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Confcommercio Ragusa promuove sit in di protesta per sabato

Per dire no alla chiusura generalizzata
Tempo di lettura: 2 minuti

“I provvedimenti del Governo nazionale stanno decretando il fallimento di molte delle nostre imprese e la perdita di lavoro per numerosi dipendenti. Ci stanno sottraendo, per decreto, il nostro lavoro, la nostra cultura, la nostra vita sociale e la nostra fonte di reddito. Ecco perché sabato chiederemo con forza, ma in maniera pacifica, che la Regione siciliana faccia valere la propria autonomia legislativa e modifichi il dpcm con chiusure mirate, provvedimenti basati su evidenze scientifiche e dati sanitari epidemiologici”. E’ questo il senso della manifestazione avente per tema “No alla chiusura generalizzata” che Confcommercio provinciale Ragusa ha promosso per sabato 31 ottobre alle 9,30 presso piazza Matteotti (piazza Poste, di fronte al palazzo comunale) a Ragusa. “Diciamo no alle chiusure generalizzate, no agli assembramenti – sottolinea il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – sì ai controlli e alle misure di prevenzione. La situazione è molto delicata e i comparti colpiti, direttamente e indirettamente, dal semilockdown rischiano di non potersi riprendere più. La salute va tutelata, non ci sono dubbi. Ma allo stesso tempo dobbiamo impegnarci al massimo per far sì che possa essere tutelata anche l’economia locale. Altrimenti, i danni saranno irreversibili”.

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1 commento su “Confcommercio Ragusa promuove sit in di protesta per sabato”

  1. Tonino Spinello

    Per come la vedo io, il problema non è chiudere o non chiudere. Il problema è se il virus c’è o non c’è! Se il rischio è alto allora si chiude, ma tutti e non solo una parte o mezza giornata che suona di oggi le comiche e la gente si arrabbia. Se si decide di chiudere tutti ne prenderemo atto, ma ad una condizione: Lo Stato deve fare da garante che al ritorno, nessuna impresa deve chiudere per sempre e nessun posto di lavoro deve venir meno. Queste dimostrazioni in piazza sono fini a se stesse, chi poi li accoglie? Oltretutto sono anche pericolose perchè la gente ha i nervi a fior di pelle e non ci si mette molto a che le cose degenerano. Queste manifestazioni mi suonano come ogni qual volta andate a Roma o a Palermo per qualche manifestazione e poi ritornate a casa con la coda tra le gambe. Voi però siete contenti perchè avete fatto vedere che fate qualcosa e per settimane avete di che riempire i giornali, ma essere incisivi? Spero comunque che questa manifestazione non sia un comizio elettorale. Buona Fortuna e Buon Lavoro!

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