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Anche a Ragusa fine settimana dedicato a S.Francesco d’Assisi

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Sabato e domenica sono le giornate dedicate a San Francesco d’Assisi, con i riti più significativi che celebrano la grandezza spirituale del patrono d’Italia. Riti che saranno riproposti anche a Ragusa nella parrocchia di piazza Cappuccini dove è in fase di svolgimento una festa molto partecipata da fedeli e devoti grazie all’intuizione del parroco, il sacerdote Nicola Iudica, che ha arricchito il programma di eventi spiritualmente molto intensi. Domani, sabato 3 ottobre, è il giorno del Transito di Francesco sottolineato dalle parole di Papa Innocenzo III, coevo del poverello d’Assisi: “Veramente questi è colui che con la sua opera e la sua Dottrina, sosterrà la chiesa di Cristo”. Alle 17 ci sarà l’apertura del mercatino della solidarietà, alle 18 la recita del Rosario e la coroncina a San Francesco, alle 18,30 la santa messa presieduta dal sacerdote Gianni Iacono, superiore del santuario della Madonna del Carmelo di Ragusa, e animata dalla comunità parrocchiale. Alle 19,30 il momento più atteso della giornata, la celebrazione del Transito di San Francesco. Domenica 4, invece, è la festa liturgica di San Francesco. Alle 9, alle 12 e alle 18 è in programma lo sparo di mortaretti. Alle 10 è fissata l’apertura del mercatino della solidarietà, alle 9,30 la santa messa sarà presieduta dal parroco, il sacerdote Nicola Iudica. Alle 11 la celebrazione eucaristica che, in questo caso, sarà presieduta dal sacerdote Salvatore Puglisi, parroco della parrocchia San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina. Alle 12 è in programma la benedizione degli animali. Alle 16,45 l’apertura pomeridiana del mercatino della solidarietà. Alle 17, ci sarà la santa messa presieduta da don Iudica. Alle 19, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, animata dalla comunità parrocchiale, con la partecipazione delle autorità civili e militari. Alle 20 è fissato il riposizionamento della Pala di San Francesco da Paola presso l’altare maggiore. E’ il momento che segnerà l’effettiva conclusione delle celebrazioni. “La festa è speranza e preludio della grande felicità finale del cielo – sottolinea il parroco, don Nicola Iudica – ciò rafforza il desiderio di vivere ed aprirsi alla speranza. Riprendiamo coraggio e non ci scoraggiamo in questo periodo difficile, facendo memoria del grande amore di Dio che ha avuto non solo per San Francesco d’Assisi, ma per ognuno di noi. Allora mettiamo la nostra vita e la nostra comunità nel cuore di Cristo. Ciò darà una felicità che non tramonterà mai”.

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