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Covid-19, il Governo chiude sale da ballo e discoteche

Dopo il vertice
Tempo di lettura: 1 minuti

Da lunedì 17 agosto le sale da ballo, discoteche e locali assimilati dovranno rimanere chiusi. Questa la decisione presa da un vertice urgente tra Governo e Regioni, convocato oggi pomeriggio, appositamente dedicato alle discoteche e ai luoghi da ballo.

“Ferme restando le disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, citato in premessa, ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19 sono adottate le seguenti ulteriori prescrizioni:
a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;
b) sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.
2. Relativamente ai punti a) e b) non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali.”

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3 commenti su “Covid-19, il Governo chiude sale da ballo e discoteche”

  1. Il covid è un rischio probabile ma così facendo la fame e la rovina economica saranno una certezza, a meno che il governo non le vieterà per decreto!!!!
    Se questa è la logica forse, ma dico forse, si risolverà un problema ma sicuramente se ne creeranno 10. Di buono ci sarà che a breve l’Italia sarà stata liberata dalla piaga lavoro, tutti a casa a non fare un c… Se avessi questo tipo di attività domani stesso chiuderei la partita iva e licenzierei tutti. Ci penseranno i dipendenti pubblici a pagare tasse e indennità di disoccupazione per tutti, naturalmente finchè lo stato avrà i soldi per pagare gli stipendi…

  2. Marte dici bene “se avessi una partita iva”. Di fatto non ne hai e non puoi capire un autonomo che tutti i giorni combatte come fosse in trincea.

  3. Sig. vero,
    Io ho scritto “Se avessi questo tipo di attività” e non “se avessi una partita iva”, perchè purtroppo sono un lavoratore con partita iva pure io ma ho una diversa attività, per fortuna! Le esprimo la mia vicinanza ma per adesso non è toccato a me, ma da come vanno le cose la prossima volta potrebbe toccare a me chiudere.
    Comunque mi risulta che la sua associazione di categoria ha presentato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) avverso l’ordinanza di chiusura del governo,ma le motivazioni del ricorso non le conosco; mi basta riflettere e pensare che per coerenza il Governo avrebbero dovuto chiudere piazze, spiagge e arrivi dall’estero, ma niente di tutto ciò ! Hanno già stabilito che la colpa è di chi possiede locali di intrattenimento.
    Adesso il clima è pesante e sono pronti a colpevolizzare chiunque, c’è un clima di caccia alle streghe!
    In bocca a lupo a lei e alla sua attività.

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