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Territorio Ragusa e l’enigma Cassì sarà il gioco dell’estate

Tempo di lettura: 2 minuti

“Perché il Sindaco nel suo bilancio biennale non ha parlato delle poche cose fatte bene ? Perché ha omesso di citare gli assessori se non con il generico attributo di “qualità alta”? Perché si ostina a ignorare, sistematicamente, ogni punto del programma elettorale ? Perché tiene su una coalizione di destra e flirta con elementi del centro sinistra ?”

Sono alcuni degli interrogativi che si pone Michele Tasca, segretario cittadino di Territorio, dopo aver valutato, assieme ai componenti del Direttivo nel corso delle periodiche riunioni che affrontano i temi della politica cittadina, il bilancio del Sindaco di Ragusa sui primi due anni di amministrazione, giungendo alla conclusione che questa serie di domande che si pongono i cittadini, anche quelli che condividono le scelte della Giunta, sarà il gioco di questa estate 2020.

Tasca non scende nella valutazione delle considerazioni del sindaco sulle cose fatte e sulle iniziative in itinere, che sono sotto gli occhi di tutti, quanto, piuttosto, sulle strategie che lo hanno portato a costruire un suo bilancio dei primi due anni:
“Perché ha omesso di citare l’approvazione entro i termini dei bilanci ? Perché non ha parlato del lavoro dei servizi sociali ? Perché non vanta l’approvazione del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile ? Perché non cita l’enorme lavoro in materia di verde pubblico, di censimento delle aree a verde e delle essenze arboree in città ?
Dopo anni di attesa si è arrivati al restauro dell’Organo di San Giorgio, Ragusa è una città plastic free, ma il Sindaco non ne parla.
Anche in tema di eventi sportivi, settore di elezione per il primo cittadino, ci sono stati eventi di carattere nazionale, di ciclismo, di vela, di pallacanestro, di offshore, ma tutto è avvolto dal silenzio.
Abbiamo un piano strategico del turismo, l’efficientamento energetico è argomento giornaliero. In attesa di toccare con mano i benefici di questa incessante attività in molti settori, perché il sindaco, da sempre abituato al gioco di squadra, non parla della squadra degli assessori e non ne esalta e singole qualità?”

“Sarà il gioco dell’estate capire quale sarà il futuro di questa amministrazione che il Sindaco non ha voluto svelare, palesando difficoltà per cui, ora, riveste ruoli che aveva sembra aborrito, guardando al passato, al suo predecessore, agli errori che ora sarebbero alla base delle difficoltà nel fare quadrare i bilanci” aggiunge Michele Tasca che sottolinea come Cassì consideri strumentali molte delle critiche che suscitano, peraltro, spropositate reazioni da parte del suo entourage semiufficiale.
“Non c’è nulla di strumentale nelle considerazioni negative sull’attività dell’amministrazione, la platea piuttosto ampia di quanti non condividono l’attività dell’amministrazione vanifica alla base ogni tentativo di contestare le critiche, solo sfoghi di poveri ultras esagitati” – afferma Michele Tasca che aggiunge ancora – “Non è serio fare sempre riferimento a iniziative ereditate, come pure risulta sterile l’appello al modello Ragusa che richiama solo il tempo di amministratori lungimiranti che hanno posto le basi per una città al passo con i tempi. Piuttosto trovi il modo di concretizzare le iniziative in campo turistico, culturale e ambientale per valorizzare il patrimonio del territorio. Metta mano seriamente alla riqualificazione del centro storico, definisca le trattative in itinere perché non si può vivere solo di trattative.
È tempo di ammettere che il programma elettorale è stato uno specchietto per le allodole, non perda tempo a farne un altro in previsione di un’altra competizione elettorale per la quale molti della giunta e della maggioranza sono già in agitazione, si dedichi alle poche cose che sono sul tappeto e attendono una definizione seria.”
“Non vogliamo essere fra quelli che parlano di “nulla cosmico”, né fra quelli che vogliono attaccare il primo cittadino a priori, ma si metta mano a quelle realizzazioni che la città attende da tempo: la residenza di via Berlinguer, i locali comunali di Carmine Putie e di via del Mercato, il Museo del Costume, renda fruibili la Vallata Santa Domenica e i percorsi dell’Ecomuseo, e, soprattutto, presenti proposte concrete per il lavoro, l’occupazione, lo sviluppo economico, senza voli pindarici e senza tavoli che producono programmi e utopie a lunghissima gittata.
Così conclude Il segretario di Territorio: “non ultimo deve essere per questa amministrazione il progetto culturale inteso come attenzione alla scuola, alla formazione, alla creazione di opportunità per i giovani, per evitare quella emigrazione culturale e occupazionale che vanificherebbe ogni tentativo, finora non riuscito, di risvegliare la città.”

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