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Stati Generali a Villa Pamphili… di Michele Giardina

Stati Generali a Villa Pamphili, protetta da 700 agenti e decine di cecchini, per il più barocco evento politico del mondo. Strepitosi ed esaltanti i discorsi degli ospiti europei intervenuti in video conferenza il primo giorno di questo stratosferico meeting organizzato dal divino Conte.

“L’Italia – dicono in coro i grandi leadersè number one! Paese di bellezza infinita, il vostro. Di eccezionali qualità imprenditoriali, di dedizione stakanovista al lavoro e alla produzione. Spaghetti e mandolino? Ma quando mai. Solo vecchie e odiose frasi fatte per danneggiare gli italiani e l’Italia. Oggi l’Italia è la vera regina d’Europa. Mettiamo a vostra disposizione tutti i soldi di cui avete bisogno senza alcuna condizione e finanziamenti a fondo perduto. Colossali. Illimitati. Abbiamo capito che senza Italia non c’è Europa e noi, che un’Europa nuova fortissimamente vogliamo, siamo pronti a fare ammenda dei peccati mortali commessi nei vostri confronti e chiedere perdono per avervi oppresso con accordi e trattati capestro che hanno fatto lievitare il vostro debito pubblico. Da domani, giusto per fare un esempio concreto, ci impegniamo, inoltre, a sollevarvi dall’immane, dispendioso e devastante problema migratorio di cui devono farsi carico tutti i Paesi europei e non solo il vostro”.

Questo il tenore degli interventi di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, e di Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo monetario internazionale.

Gongolante Giuseppe Conte. Gioiosamente a cavallo con il fido Rocco Casalino di un pomposo evento mondiale senza precedenti, mentre la gente comune patisce ogni giorno, tutti i giorni pene indicibili per andare avanti, il premier prosegue baldanzoso come non mai, dimenticando gli insulti volgari di Ursula von der Leyen rivolti al Paese Italia ad inizio pandemia e le scuse ipocritamente formulate dalla stessa a distanza di pochi giorni. “E’ giusto – dichiara il 16 aprile 2020 – che la Ue chieda scusa all’Italia per la scarsa solidarietà dimostrata all’inizio della pandemia, ma ora l’Europa c’è. E’ vero che in molti non erano presenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto. L’Ue ora deve presentare delle scuse sentite all’Italia, e lo fa. Ma le scuse, precisa, (maledettamente condizionata dall’antica presunzione di parlare con sprovveduti scolaretti), valgono solo se si cambia comportamento”.  

Conte, cuore allegro e culo cagato, dimentica, manco a dirsi, anche la bufera scatenata il 12 marzo 2020 dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, con la frase assassina:”Ridurre lo spread non è nostro compito”, che manda a picco le borse.

Preso dal suo atomico ego, Conte immagina già chissà quale ionosferica posizione politica.“Grazie alla mia favolosa intuizione – pensa il re dei narcisi si cambia rotta. L’evento organizzato è strabiliante. Da fine del mondo. Come nessuno mai avrebbe pensato. Le opposizioni dicono che la sede per discutere dei problemi del Paese è il Parlamento?  All’antica questi parlamentari, che non riescono ad avere la necessaria fantasia costruttiva per fare politica extraparlamentare di qualità. Lo stesso Mattarella ha dovuto abbozzare. Di loro non me ne può fregare di meno. Chi mai prima di noi ha pensato di mobilitare gli Stati Generali?  Nessuno. Nessun Paese europeo l’ha fatto. E vi sembra poco? L’Italia ne trarrà vantaggi impensabili. Avremo a disposizione tutti i soldi che ci servono. Un anno, due, tre, o al massimo quattro, e faremo cose mai viste, cose da pazzi!

Già, roba da matti. Da domani, con la forza delle chiacchiere, le Caritas non saranno più oberate di lavoro, i titolari di esercizi commerciali pagheranno immediatamente le mensilità arretrate ai proprietari di immobili presi in affitto, piccoli e medi imprenditori potranno saldare tasse arretrate e fare fronte alle imminenti scadenze, negozianti, ristoratori e albergatori, che non sono riusciti a ripartire, potranno finalmente riprendere a lavorare, i titolari di partite Iva che, disperatihanno riavviato le loro attività ricorrendo a prestiti usurai, potranno uscire dall’inferno nel quale sono precipitati, i poveri cristi che per mangiare hanno dovuto lasciare al monte dei pegni fedi nuziali, oggetti d’oro e gioielli legati a ricordi personali e familiari, potranno subito recuperare i loro beni. Insomma, domani, grazie all’Europa e alle doti magiche di un governocaviale e champagne, sarà un altro giorno.

Già … lo stesso di ieri di oggi e di domani. Purtroppo! Il nostro pensiero intanto va ai morti per Coronavirus e alle 50 persone che si sono tolte la vita perché economicamente distrutte dal Coronavirus e dai ritardi del governo.

© Riproduzione riservata

7 commenti su “Stati Generali a Villa Pamphili… di Michele Giardina”

  1. VEDI MICHE’ CHE AVEVO RAGIONE IO? MA CHI LA MANGIAVA QUESTA “BUFALA” DEI REMI IN BARCA.
    BEL PEZZO, ALLA TUA ALTEZZA. E CREDIMI NON E’ UN COMPLIMENTO, MA LA REALTA’ DEI FATTI. PAROLA DI UN PROFANO. UN ABBRACCIO SENTITO.

  2. Mi trovi perfettamente d’accordo. Bell’articolo. La speranza e’ l’ultima a morire?
    Ma come si fa a copiare qualcosa che nel 1789….gli stati generali storicamente sono serviti ai francesi per darsi un parlamento ed una costituzione per risolvere i probkemi elencati nei cahiers des doleances: quaderni delle lamentele….che noi abbiamo gia’…. chi salvera’ la nostra patria?

  3. Un pallone gonfiato in sintonia con i populisti e incapaci italiani si gonfierà sempre di più fino ad esplodere. Gli italiani raccoglieranno i cocci di tanto “narcisismo”. Ma è meglio così, meglio il botto che tirare a campare. Un salutone a Di Battista e un salutone a Di Majo, che vinca il peggiore.

  4. Pippo (pippetta) come sempre, fa un bel ritratto di Renzi, che (purtroppo) partecipa, essendo il suo microscopico gruppo politico facente parte del Governo

  5. …Gli italiani raccoglieranno i cocci di tanto “narcisismo”…
    Scrive Pippetta (rif. onanista)
    Li abbiamo già raccolti con8 il jobs act, l’abolizione dell’art. 18, la “riforma” Madia
    Eccetera

  6. Giulio, bravo, anzi bravissimo, insulta Pippa o Pippetta, dai, continua, insisti, fagli vedere come sei figo, bravo, continua, insisti con qualche parolaccia, tanto cosa ti interessa tu sei furbo, chi ti deve prendere, vai, sfogati. Voi grillini sapete solo fare questo, ma scomparirete, anzi, inizia a cercare un nuovo partito, Giulio.

  7. Zulú (l’accento lo meriti alla fine)
    Ti rispondo con un”aforisma di Ariarofane
    “Ingoiriare I mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa omaggiare gli onesto”
    Premesso questo, tu e la tua compara, fate a gara a chi fa indossare i propri panji agli altri.
    Da buoni casi di psichiatria, inventate le storie e v’indignate per esse, come i pazzi o i diffamatori.
    Voi in quanto a diffamazione, sempre a quanto dicono, non siete secondi a nessuno.
    Siete credibili come un Pulcinella di infimo livello
    Non riuscite proprio a vergognarvi?

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