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“Renzi, una strada senza via d’uscita”…..di Michele Giardina

Odio … ergo sum.  Con questo navigatore, caro Renzi Matteo di Firenze,  sei finito con l’auto in un vicolo cieco. Bloccato. Senza alcuna via di uscita. Marcia indietro? Manovra impossibile. Memore della simpatia con la quale ho seguito il tuo iniziale percorso politico di rottamatore, mi permetto di darti un consiglio: scendi, abbandona l’auto, e percorri a piedi la strada a ritroso fino a raggiungere la chiesa che da ragazzo frequentavi a Rignano sull’Arno. Per confessarti e chiedere perdono del peccato mortale commesso ieri.

Non hai alcuna stima del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, grillino della prima ora che ti ha denigrato e insultato a sangue. Una specie di giustizialista forsennato che, avesse potuto mandare in galera te, la tua famiglia e i tuoi genitori, l’avrebbe fatto senza pensarci su un solo attimo. Lo consideri persona incapace, impreparata e responsabile della scarcerazione di 400 criminali. E però, nel momento in cui, nell’interesse supremo del popolo italiano, sei stato chiamato a prendere una libera decisione, hai tirato fuori dal cilindro del tuo patologico egocentrismo un  vergognoso gioco di prestigio.

Avessi potuto dare il buon servito al premier Giuseppe Conte, l’avresti fatto da tempo. Ed invece, da mago della politika, dopo avere raggiunto con il giullare Grillo l’accordo per scongiurare l’arrivo a Roma del pericolo rappresentato dalla galoppante destra trainata da Matteo Salvini, sei stato tu, con l’okay dei poteri forti (Chiesa, Europa e America) ad agevolare la danza trasformistica di Giuseppi Conte: presidente del governo gialloverde prima e, come se nulla fosse, presidente del governo giallorosso a seguire … senza interruzione di continuità.

Ora, poiché, come tu sai bene, il “potere logora chi non ce l’ha”, mentre Conte ringalluzzito e tronfio continua a coltivare nel suo fiorente orto presunzione e prosopopea, tu rimasto nella scomoda e snervante posizione di … color che son sospesi … stai perdendo la testa.

Non so se la cambiale in bianco firmata da Conte  ti potrà essere utile e fino a quando. Non so se ne trarrai in qualche modo benefici in termini di voti. Difficilissimo inoltre supporre se per le prossime elezioni politiche riuscirai a superare lo sbarramento per essere della partita. Vedremo. Unico dato certo ad oggi è il bisogno, la rabbia, la disperazione di milioni di persone, mentre voi che l’intellighenzia politica rappresentate, continuate sadicamente a giocare a poker.

 

 

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8 commenti su ““Renzi, una strada senza via d’uscita”…..di Michele Giardina”

  1. Gentile Giardina,
    la parodia della formula cartesiana introduce il suo articolo ma contraddice il senso che se ne trae.
    Perché se è vero che l’odio si vince col perdono, nella vita come in politica, che della prima ne è un aspetto non marginale, si può ricorrere a questa virtù per scongiurare il peggio.
    Renzi ha deluso molti dei suoi sostenitori della prima ora per prese di posizione via via sempre più illogiche e contraddittorie ma, nel frangente, ha saputo tenere a bada un sentimento pernicioso che avrebbe potuto generare effetti nefasti.
    E “graziare” Bonafede per non affossare il Governo Conte in un momento delicato come quello che viviamo è stata, a mio avviso, una scelta responsabile.
    La presunta incoerenza Renziana, a suo giudizio, potrà anche essere un peccato da confessare ma se una delle opere di misericordia spirituale è il consiglio ai dubbiosi, il Suo invito a perseverare in un supposto “odio” chi ne ha indubbiamente fatto a meno, se mi è simpaticamente consentito caro Giardina, Le fa rimediare una fraterna ammonizione del Suo santo concittadino La Pira e Le impone un colloquio liberatorio con il confessore di fiducia.

  2. @leprenellaluna @Michele Giardina
    Al di là dei sofismi e delle citazioni cartesiane e lapiriane, la realtà è ben diversa da quella che si racconta, mi spiego.
    In Renzi, come nella attuale maggioranza, non vi è un senso di responsabilità nel non far cadere il governo, bensì la paura matta di andare ad elezioni. Era scontato il risultato su Bonafede come scontato sarà qualsiasi incrinatura che possa far saltare il governo. La paura che il centro destra possa vincere le elezioni (e non sono salviniano), mette alla fine tutti d’accordo consci del fatto (asso nella manica) che c’è sempre la magistratura a frenare l’eventuale ascesa di Salvini & Co (CFR caso Palamara e compari). Occorre avere onestà intellettuale ed ammettere che la Magistratura in Italia ha assunto un ruolo politico ben definito e l’accanimento nel presente e nel recente passato verso alcuni leaders politici ne è la conferma.
    Salvini si affida al nostro Presidente il quale nel CSM ha un ruolo più di facciata che di effettivo peso sulle deviazioni del potere giudiziario che man mano stanno saltando fuori.
    Ergo, la legislatura andrà fino in fondo con contorni di commedie e teatralità che avranno solo lo scopo di prendere tempo e cercare di guadagnare consensi elettorali in considerazione delle attuali proiezioni che vedono l’attuale maggioranza perdente in caso di elezioni anticipate.
    E poi c’è sempre qualche togato col “grilletto parato”…….

  3. Caro Massimo 1955,
    credo che la realtà, rappresentando la percezione delle cose, non sia per certi aspetti inconfutabile, così come i fatti possono dare adito ad interpretazioni altrettanto opinabili. Può accadere che esistano più realtà perché diverse sono le percezioni e, pertanto, non ci è dato sostenere arbitrariamente che la sola realtà immaginabile sia la “propria”.
    Se “in Renzi, come nell’attuale maggioranza, non vi è un senso di responsabilità nel non far cadere il governo, bensì la paura matta di andare ad elezioni” mi spieghi perché in molti italiani c’è la preoccupazione di andare alle elezioni in questo particolare momento storico.
    Nel caso degli elettori non ci sono poltrone a rischio e poteri che si perdono ma la consapevolezza che la fragilità del nostro Paese, fiaccato da un evento imprevedibile e disastroso (come anche il resto del mondo), scoraggi coscientemente l’instabilità politica e non consenta un confronto elettorale sereno.
    E questo soltanto mi preme. Poiché rifuggo dallo storytelling e da quel genere di narrazione che condisce l’attualità con ritornelli altalenanti, trastullando o inquietando l’opinione pubblica. Oggi si racconta di manovre occulte della magistratura e della paura del centro destra, domani chissà.
    Caro Massimo 1955, io penso che nell’attuale situazione una parte del centro destra abbia più di altri paura di se stessa, perché il suo antieuropeismo è la peggiore minaccia di tracollo economico che l’Italia e gli Italiani possano immaginare.
    Credo che oggi sia il tempo di strategie economiche da concertare per far uscire il Paese da questa incredibile situazione.
    Non è tempo di campagna elettorale o di millantatori che promettono salvezza.

  4. @leprenellaluna
    §§§§§§§§§§§§
    Avevo scritto una lunga risposta che per motivi tecnici (è saltato il contatore) è scomparsa dal PC. Dovrei ricominciare d’accapo ma mi limito a risponderle in maniera telegrafica, poco elegante ma questo è.
    – La paura di andare a nuove elezioni, nonostante la diversità di opinioni su argomenti importanti quali,Scuola/esami/Professori, Atlantia, Bonafede, FCA e via discorrendo, è iniziata ben prima dell’inizio della pandemia e si è protratta fino ai giorni nostri;
    – concordo che il centrodestra è antieuropeista ed i paesi cosiddetti “Frugali” che ci vogliono sotterrare?
    – schifezza era il Governo Giallo-Verde, schifezza è l’attuale Giallo-Rosso, entrambi accozzaglie di compromessi che farebbero venire il vomito a dei maiali;
    So bene che in questo momento non ci possiamo permettere elezioni anticipate per tutto quello che stiamo vivendo, Lei crede, in coscienza, che chi ci governa ha la stessa nostra sensibilità o invece abbiano il timore di essere spazzati via?
    La reputo una persona con un’onestà intellettuale notevole e per questo che concludo con un detto napoletano”cca nisciunu è fess” e a Roma i conti se li fanno bene, loro fanno proclami perché vogliono salvare l’Italia, noi percepiamo tutt’altra cosa ma oggi non ci possiamo permettere una crisi di Governo e stia sicuro che si metteranno d’accordo su tutto: nel 120° anniversario di De Filippo lo cito (a da passà a nuttata).
    La mia precedente, ora scomparsa, era ben più articolata e documentata ed avevo citato anche il pensiero di John Maynard Keynes applicato all’italiana ed origine di tutti i nostri odierni drammi economici. Ci sarà tempo, spero in un prossimo futuro, di parlare anche di ciò, nel frattempo le invio
    un cordiale saluto.

  5. Ma cadendo il governo, non è detto che si debba per forza andare ad elezioni? Questo è lo spauracchio che portano avanti tanti che hanno interesse a mantenere questo stato di cose. Si potrebbe benissimo fare un governo di responsabilità nazionale che stabilisca obiettivi chiari per non far saltare l’italia e cercare di programmare la ripresa nell’interesse di tutti, mettere persone capaci e non improvvisati. Evitare questo è disastroso per l’Italia, e Mattarella ha le capacità e secondo me la volontà di fare questo. E’ evidente che l’antieuropeismo di parte della destra sarebbe gravissimo per l’Italia, ma secondo me si farebbe chiarezza. Occorrono scelte chiare, e poi non è solo la destra che porta avanti una linea antieuropeista, anche il m5s è chiaramente antieuropeista, solo che si nasconde dietro il PD. E’ bene che i cittadini comprendano il significato delle scelte pro o contro l’Europa, altrimenti si continuerà a ragliare senza dimostrare nulla. Nella situazione attuale non è completamente chiara la linea dell’Italia.Grazie

  6. ‘zulu, hai ragione, come sempre. Sono stato fuori per alcune settimane ed oggi rientro leggendo il suo commento, condivisibile. Tanti si sono convinti di cose che non esistono, il m5s è assolutamente identico alla lega, si trovano in un governo accettando il pd solo per mantenere le proprie poltrone, non hanno nessun altro motivo. Il pd ne uscirà con le ossa rotte e poi capirà.

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