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M5S Modica, i portavoce Medica e Campo invitano Abbate alla sobrietà

Alla luce delle nuove disposizioni nazionali (DPCM 26 aprile 2020) e regionali (Ordinanza n. 18 del 30 aprile 2020) il cimitero di Modica, così come tutti gli altri cimiteri italiani e siciliani, potrà adesso essere aperto, con le dovute precauzioni, a tutti i cittadini che vorranno visitare i propri cari defunti. Finisce così la breve e per certi versi ‘opaca’ storia della tentata apertura anticipata da parte del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il quale, appunto, nei giorni scorsi ha più volte annunciato l’apertura del camposanto modicano, suscitando non poche polemiche, non solo in città ma anche negli altri comuni dell’ex provincia di Ragusa, con diversi sindaci insorti contro il collega modicano. A tal riguardo, il M5S di Modica, attraverso il suo portavoce, consigliere comunale, Marcello Medica, già all’indomani di tale affrettata e imbarazzante decisione del sindaco Abbate, nell’opportuna sede istituzionale della Conferenza dei Capigruppo, aveva chiesto al sindaco conto e ragione dell’iniziativa di aprire il cimitero alle visite della cittadinanza, seppur contingentate e con le dovute precauzioni, facendo notare, di far parte tutti della comunità modicana, di quella iblea, di quella siciliana e dell’intero Paese, e che, pertanto, pur condividendo il merito della scelta, non era affatto condivisibile il metodo adottato, nonché l’aspetto giuridico, dato che l’iniziativa era in netto contrasto con i provvedimenti nazionali e regionali. Anche il metodo non è stato sicuramente foriero di buone relazioni con i colleghi sindaci e con la visione di condivisione e unità che sia il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno in queste settimane più volte evidenziato. Il M5S Modica, per bocca del suo portavoce locale, evidenzia anche che, se da un lato il sindaco Abbate ha fatto più volte il passo più lungo della gamba per voler autorizzare attività che oggi, secondo le disposizioni attuali, non possono ancora aprire, dall’altro costringe ingiustificatamente alla chiusura anticipata tante attività commerciali (tabaccai, giornalai, librerie, cartolibrerie, negozi di articoli per neonati, ecc.) e ciò nonostante l’unanime volontà espressa nella Conferenza dei Capigruppo del 28 aprile scorso, accogliendo appunto la proposta presentata dal consigliere Medica riguardante l’allentamento delle restrizioni previste dall’ordinanza sindacale che riduce le aperture di alcuni esercizi commerciali, imponendone la chiusura alle ore 19.00, riportando tali aperture in linea con tutti gli altri comuni siciliani. Sulla questione interviene anche la portavoce, parlamentare regionale, Stefania Campo, stigmatizzando l’atteggiamento del sindaco di Modica, il quale più volte in questa emergenza si è caratterizzato per le sue fughe in avanti, salvo poi fare repentine marce indietro a causa delle sue scelte in contrasto con le disposizioni nazionali e regionali. Un atteggiamento politico schizofrenico che non fa sicuramente bene alla comunità modicana e alle relazioni tra le istituzioni ad ogni livello. La pacatezza e la sobrietà nell’agire politico di chi ha responsabilità amministrative crediamo e auspichiamo sia la stella polare da seguire da parte di tutti, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria, sociale ed economica come quello attuale. Il M5S Modica, insieme ai suoi portavoce, Medica e Campo, auspica, pertanto, che anche a Modica, al fine di evitare e creare confusione e tensione tra la cittadinanza, si agisca nei limiti previsti dalle disposizioni nazionali e regionali e nello spirito di collaborazione e unità tra i vari organi istituzionali interni ed esterni a tutti i livelli.

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