
Il Tribunale del Riesame di Trento ha annullato il decreto di sequestro, emesso lo scorso 6 marzo, sui terreni ed edifici delle società “Solsicano” e “Villa Albius sarl” del Gruppo Mezzacorona, riferibili al brand “Feudo Arancio”.
“Salutiamo positivamente questa notizia – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè – che rende giustizia e riabilita un’importante azienda vitivinicola, leader nel settore e vanto del nostro territorio”.
“Come affermano i legali di Feudo Arancio – aggiunge il presidente Pirrè – è stata ritenuta radicalmente insussistente l’astratta configurabilità dei reati contestati in relazione agli originari acquisti dei suddetti terreni ed edifici, anche a fronte della evidente trasparenza e tracciabilità delle compravendite realizzate”.
3 commenti su “Annullato decreto di sequestro nei confronti di “Feudo Arancio””
Ed anche questa era un’ inchiesta pubblicata dal cavaliere . .
cittadino continua sempre con queste affermazioni, se le autorità e la magistratura arrivano a sequestrare un immobile lo fanno sulla base di riscontri che “loro stessi” hanno effettuato e non su dichiarazioni di cavalieri ed altro. Lei vuole fare passare un principio che non può esistere. Un giornalista può, è assolutamente legittimato, a pubblicare ciò che vuole, lo hanno fatto tutti i migliori giornalisti da sempre e continueranno a farlo sempre, naturalmente devono riportare fatti reali altrimenti la magistratura può condannarli. Ho già scritto in altri post che giornalisti più noti hanno pubblicato dati o informazione FALSE come ha fatto Travaglio e la magistratura ha diverse volte condannato a lauti risarcimenti, un giornalista può fare una denunzia ma come ogni denunzia e come succede in ogni parte del mondo si indaga ed alla fine arriverà la sentenza, non è detto che la sentenza sia per forza di condanna, lo capisce o no? E’ un principio fondamentale. Lei cittadino vorrebbe che un giornalista non dovesse pubblicare se non ha le prove e la certezza che la magistratura lo condanni, ebbene, ciò che lei dice è una assurdità. Il giornalismo è una cosa la magistratura e le condanne sono altra cosa. Mi dispiace che lei ancora insista su questa questione, e poi racconta nell’altro post che non c’è un odio personale di mezzo. Stia sereno e la saluto cittadino.
@ ‘zulu :
Bolzoni li chiama “camerieri” , io li definirei in un modo più spregiativo . .
Ma non ha ancora capito come funziona ?
Chi sono i “camerieri” ?
Sono coloro che consegnano su di un vassoio ad altro soggetto in “famiglia”, notizie atte a motivare successive azioni più o meno lecite .
Tutti concorrono a “sveltire” azioni contro terzi riottosi , per interessi “familiari”.
Poi si trova il modo come ringraziarli o come tutelarli .