
“Ci chiediamo come mai il sindaco di Ragusa, molto attento, almeno a parole, a tutto quello che ha a che vedere con l’emergenza coronavirus, non abbia speso un solo minuto del suo tempo, in ambito pubblico, a dichiarare qualcosa che abbia a che vedere con la quota parte dei cento milioni di euro che la Regione ha annunciato di voler destinare ai Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà. Che fine hanno fatto queste risorse economiche? Perché Cassì non dice nulla? Perché non prende una posizione specifica? Oppure bisognerà fare finta di niente? Noi pretendiamo che il primo rappresentante della nostra città chieda spiegazioni specifiche”.
Sono i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario Chiavola e Mario D’Asta, ad evidenziarlo mettendo in rilievo che dei soldi che avrebbero dovuto essere distribuiti alle famiglie siciliane non c’è traccia. “Il nostro deputato regionale, Nello Dipasquale – sottolineano i due rappresentanti democratici – proprio ieri ha posto l’accento sul fatto che sono trascorsi già 22 giorni da quando Musumeci ha annunciato lo stanziamento di queste somme. Bene, il Comune ha distribuito e sta distribuendo le risorse economiche che arrivano dal Governo nazionale e quelle che, invece, sono state elargite dai benefattori locali. Il sindaco, a questo punto, si dovrebbe porre un problema molto serio: perché non un centesimo, di quanto è stato promesso, è arrivato dal governatore siciliano. Sollecitiamo Cassì e gli chiediamo di sbattere i pugni sul tavolo perché comprenda appieno che cosa è accaduto. Ci sono ritardi? E se sì, per quale motivo? Sappiamo che Cassì e Musumeci sono vicini. Però a noi non interessa. A noi, e alla città di Ragusa, serve capire che cosa sta succedendo. E perché. La collettività ragusana non può non rimanere senza risposte rispetto a una faccenda così seria e in un momento così drammatico”.
1 commento su “Pd Ragusa. 100 milioni da destinare al Comune, dove sono finiti?”
Vorrei fare un salutino ai furbetti “ragusani” che hanno trascorso il week end pasquale, compreso il lunedì nelle residenze di campagna, siete “sperti” ed anche se pochi pagheranno la sanzione per il giochetto, in tanti ancora più furbi non pagheranno nulla. Bravi furbetti, noi, poveri fessi siamo rimasti a casa a bollire nei nostri balconi, ma per favore non permettetevi di fare la morale a nessuno.