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Coronavirus. Sindacati offrono contributo per contenere epidemia

In una nota    vengono rilevate delle criticità operative in occasione di questo particolare momento in cui lei organizzazioni sindacali non vogliono esimersi dal compito di fornire il proprio contributo e indicano alcune migliorie agli interventi posti in essere nella nostra provincia per il contenimento dell’epidemia in corso.

Dopo aver accolto con sollievo le misure previste dal Governo Nazionale circa l’assunzione di professionisti e l’acquisto di apparecchiature per potenziare le Unità di Terapia intensiva e sub-intensiva, è conseguenziale la richiesta di ulteriori sforzi per accelerare il più possibile l’iter procedurale, così come già richiesto dalle scriventi nel precedente comunicato congiunto del 4 marzo scorso – dicono Fp CGIL, CISL FP , UIL FPL  e F.S.I. U.S.A.E. -.  Per quanto riguarda la fornitura di mascherine, presidi e tutto ciò che serve alla protezione personale è necessario disporne la distribuzione nella maniera più diffusa possibile non solo nel settore dell’emergenza/urgenza ma anche a tutti coloro che sono impegnati con funzione di front-office: CUP, TICKET, Uffici per rilascio di certificazioni e quant’altro o a quanti sono impegnati in quei servizi soggetti a ripetuti contatti col pubblico o con dipendenti del settore sanitario, fornitori o con altri Uffici ed Enti”.

Fondamentali sono presidi quali: mascherine, guanti monouso, ove non siano previste paratie in vetro anche visiere paraspruzzi, oltre a disinfettante per mani e soprattutto per le superfici presenti nelle postazioni di lavoro; infatti, pur comprendendo le oggettive difficoltà operative, gestionali e di approvvigionamento, è indifferibile tutelare in ogni modo la salute degli operatori ASP, siano essi sanitari e non, tanto più che tali rigorose precauzioni consentiranno la migliore assistenza possibile nei confronti dei pazienti colpiti dall’epidemia ma anche per il mantenimento dei livelli assistenziali in senso lato, al fine di non cagionare ulteriori danni alla collettività.

“Oltre ai presidi è necessario, a nostro avviso, anche istruire il personale, soprattutto quello dei settori amministrativi, per ovvie ragioni meno avvezze a seguire particolari accorgimenti pratici per evitare la diffusione del virus.

Ogni settore della nostra azienda diviene ancor più strategico, basti pensare ad un’ipotetica chiusura del Provveditorato – Economato o di qualunque altro settore amministrativo.

Per il settore dell’Emergenza/Urgenza è opportuno monitorare quotidianamente tutte le eventuali procedure, al fine di calibrare e correggere ogni pur minimo deficit organizzativo/assistenziale. A tal proposito, giunge voce che i trasferimenti di eventuali casi positivi presso l’UOC di Malattie Infettive di Modica saranno effettuati da personale in reperibilità, qualora rispondesse al vero sarebbe bene attivare delle squadre H24 direttamente collegate all’equipe del triage dedicato all’accettazione di possibili pazienti colpiti dal COVID-19 con eguali precauzioni e riconoscimenti; tenuto conto che assisteranno i pazienti durante tutto il tragitto in ambulanza dai vari plessi dell’ASP verso Modica.

In ultimo ma non per ultimo, chiediamo alle SS.LL. quali misure sono allo studio, nella malaugurata ipotesi che l’epidemia prenda piede in maniera decisa anche nel nostro territorio per analizzare i tamponi, infatti ottenere risposte utili in tempi rapidi potrebbe essere un’arma vincente contro la diffusione del virus.

Ad ogni buon conto e per quanto esposto, è oltremodo indispensabile pretendere dai fornitori un canale preferenziale negli approvvigionamenti, sensibilizzando i vertici regionali e nazionali, così come avvenuto nel caso del Ministero della Difesa che a tutela del proprio personale – buona parte dell’esercito e non solo la sanità militare” .

 

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