
In queste prime ore pomeridiane, mi sono imbattuto in un programma televisivo ove è stato intervistato un certo Johnny Scandal (già il suo nome d’arte è tutto un programma).
Inizio ad osservare attentamente questo ragazzo mi accorgo che ha i capelli da un lato rosa e dall’altro lato bianchi, la mano sinistra smaltata di rosso, la destra smaltata di nero, le scarpe una rosa e una nera.
Potete immaginare la mia perplessità. Quando ha iniziato a parlare e ho compreso che è preparato ed intelligente. Racconta la sua storia personale e ti fa anche commuovere, obiettivamente è un ragazzo in gamba.
Ora mi chiedo perché dobbiamo imitare sempre l’altro sesso, e non mostrarci come siamo nati?
Tutto ciò ci fa comprendere, al di là di tutto, che l’apparenza inganna; mi aspettavo che questo ragazzo non sapesse parlare e che non fosse intelligente. Invece mi sono sbagliato, poiché ha dimostrato di esserlo intelligente.
Inizio ad osservare attentamente questo ragazzo mi accorgo che ha i capelli da un lato rosa e dall’altro lato bianchi, la mano sinistra smaltata di rosso, la destra smaltata di nero, le scarpe una rosa e una nera.
Potete immaginare la mia perplessità. Quando ha iniziato a parlare e ho compreso che è preparato ed intelligente. Racconta la sua storia personale e ti fa anche commuovere, obiettivamente è un ragazzo in gamba.
Ora mi chiedo perché dobbiamo imitare sempre l’altro sesso, e non mostrarci come siamo nati?
Tutto ciò ci fa comprendere, al di là di tutto, che l’apparenza inganna; mi aspettavo che questo ragazzo non sapesse parlare e che non fosse intelligente. Invece mi sono sbagliato, poiché ha dimostrato di esserlo intelligente.
È chiaro che queste scene al primo impatto ci sconvolgono, ma gli atteggiamenti sono il frutto della globalizzazione e anche dell’evoluzione tecnologica. Vogliamo provare sempre il nuovo anche se si tratta di inusualità e si va in controtendenza, l’importante è che si cambi e si riesca ad attirare l’attenzione. Vedi per esempio Achille Lauro nell’ultimo Festival di Sanremo che con i suoi “travestimenti “ ha attirato la nostra attenzione.
Pertanto volenti o nolenti, dobbiamo accettare anche questi cambiamenti bruschi nella società odierna.
Auspico, però, che questi cambiamenti “bruschi” non facciano venire a galla varie teorie assurde come quella di Gender, possiamo accettare questi cambiamenti, però ricordiamoci, come dicono i credenti, che discendiamo sempre da Adamo ed Eva, quindi poniamo un limite a queste “trasformazioni “ altrimenti rischiamo di entrare in tunnel infinito e controproducente.
Nele Vernuccio
1 commento su “I cambiamenti della società…di Nele Vernuccio”
Sig. Vernuccio, le devo fare i miei complimenti: in così pochi paragrafi lei è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto! Non è cosa da poco! E nonostante ciò, il tutto e il contrario di tutto che ci ha così saggiamente riferito sono volutamente errati. Ma andiamo un po’ con ordine.
“È chiaro che queste scene al primo impatto ci sconvolgono.” Sconvolgono chi? Lei? L’umanità intera? La sua generazione di Baby Boomer? Lo dico ovviamente accettando il rischio di presumere che lei sia un Boomer.
No, perché le figure di Scandal e di Achille Lauro mi lasciano onestamente indifferente. E io invece dico apertamente di parlare a nome della mia generazione e di quella che è venuta dopo. Questi cambiamenti sono già passati e sono diventati la normalità. Non posso farle adesso un’antologia, ma posso tranquillamente dire che il cambiamento per come lo intende lei già c’era ai tempi delle band punk inglesi anni ’70 e ’80, o, per usare un nome che i boomer possono riconoscere facilmente, Renato Zero.
Dovremo sorvolare sul fatto che “i cambiamenti sì, ma il gender no.” È chiarissimo che lei non ha la più pallida idea di cosa sia la teoria del gender, né di chi sia, tanto per dirne una, Simone De Beauvoir. In fondo non è colpa sua, certe influenze danno informazioni errate apposta.
Per concludere: “ricordiamoci […] discendiamo sempre da Adamo ed Eva.” Questo me lo assicura lei? Sa, glie lo chiedo perché io non le credo. Glie lo dico proprio in senso generale: non ci credo.
Un plauso a Johnny Scandal, ché le è sembrato preparato e intelligente. Lui c’è riuscito, lei invece no.