Considerata la proposta di dimensionamento scolastico deliberata dalla giunta comunale di Modica lo scorso 13 novembre, il movimento spontaneamente costituito dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Santa Marta – Ciaceri”, manifesta il proprio dissenso, ritenendo tale proposta errata e illegittima dal punto di vista normativo e progettuale, poiché non rispetta vari articoli del Decreto Assessoriale n. 4774 del 18 Settembre 2019. Il Movimento si rivolge, tra gli altri, all’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale sostenendo che il piano, ridisegnando la distribuzione dei plessi tra gli Istituti Comprensivi del territorio, “determina la perdita della sede distaccata di Sant’Elena nel caso della nostra scuola”, comportando rilevanti conseguenze sia a breve che a lungo termine, con una riduzione degli oltre 1200 alunni a poco più di 1000 ed un bacino d’utenza limitato a quello di Modica bassa. “Il centro storico, già fortemente penalizzato per via delle dinamiche demografiche, rischierebbe di perdere una realtà educativa che da sempre ha rappresentato un punto di riferimento continuo per generazioni di alunni e genitori, e nonostante il riconoscimento Unesco di cui si fregia la nostra città, rischierebbe di sparire un’istituzione che da più di dieci anni è parte integrante della Rete delle Scuole associate all’Unesco”.
“Noi docenti dell’I.C. “Santa Marta – Ciaceri” – scrive il Movimento – abbiamo sempre considerato la scuola come agenzia formativa che partecipa attivamente alle sorti della città e per questo miriamo alla “Politica”, intesa come luogo della polis, in cui si espleta la civitas nel senso più autentico del termine. Se l’intenzione dell’amministrazione comunale è lo spopolamento del centro storico e la sua esclusiva vocazione a carattere turistico, noi insegnanti, che abbiamo sempre lavorato con impegno, passione e dedizione, non ci stiamo. Ci opponiamo ora e ad oltranza, contro una decisione contraria alla nostra storia e a quella della nostra città. Lo faremo come sempre abbiamo fatto: con la forza della cultura, della qualità del nostro lavoro e della nostra proposta educativa, perché vogliamo che il centro storico di Modica rinasca intorno alla scuola che fu e che è il cuore di questa città”.