La Polizia Stradale ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa due modicani, zio e nipote, per di riciclaggio, contraffazione di sigillo di stato e simulazione di reato.
Durante un posto di controllo a Pozzallo, nelle ore notturne, è stato fermato un modicano di 27 anni alla guida di un’autovettura Smart. Alla richiesta di documenti della vettura, il giovane dichiarava di averli a casa. Gli agenti verificavano che la targa, pur ben riprodotta, aveva il sigillo di Stato apposto su un supporto di plastica e non di metallo, motivo per cui procedevano al controllo del numero di telaio. Dall’interrogazione degli archivi elettronici emergeva che il telaio era abbinato ad un’altra Smart, avente diversa targa, denunciata come oggetto di furto nel 2012 proprio dallo zio del fermato, di 55 anni, il quale l’aveva in uso a seguito di locazione. Dalle ulteriori indagini emergeva che un altro parente, convivente dello zio, risultava intestatario di una vettura analoga. Gli agenti, pertanto, richiedevano la collaborazione della volante del Commissariato di Modica che accertava che, nel garage, l’interessato aveva realmente un’altra Smart coon la stessa targa di quella fermata a Pozzallo. In sostanza, grazie alla denuncia di furto, zio e nipote utilizzavano due Smart con la stessa targa, ovviamente coperte dalla stessa assicurazione. Per tale motivo le targhe sono state sequestrate, la vettura restituita al legittimo proprietario ed i due parenti denunciati alla Procura di Ragusa.
- 11 Dicembre 2024 -