La polemica sviluppatasi in questi giorni a proposito della situazione dei lavoratori Servizi per Modica tra la Camera del Lavoro e il vice sindaco, Rosario Viola, fa scendere in campo anche CUB Trasporti, in quanto parte in causa nella estenuante vertenza dei ritardi nell’erogazione degli stipendi, a sua volta parte integrante della più generale questione concernente il funzionamento della Società ed il suo futuro.
“Il versamento ai lavoratori di 2 mensilità e la tredicesima – spiega Pippo Gurrieri – è avvenuto dopo un lungo ed esasperante ritardo, nel corso del quale i mesi accumulatisi erano diventati ben quattro. Durante tale periodo, come spesso avviene, sia i responsabili del Comune che l’Amministratore si sono a lungo negati alle richieste di informazioni, per rispondere al telefono solo quando hanno potuto annunciare alcuni mandati, mentre la situazione di disagio e di protesta fra gli 85 dipendenti, saliva alle stelle.
La situazione dei ritardi è ormai cronica, e a giorni saranno già 3 i mesi di ritardo, secondo una routine che danneggia solo le maestranze. Ma è l’altra situazione a preoccupare i sindacati e i lavoratori: il futuro societario.
Nelle sue recenti dichiarazioni il vicesindaco Viola ha negato siano in atto esternalizzazioni dei servizi e riduzione delle ore di lavoro.
E’ noto come nel periodo di questa amministrazione comunale si sia proceduto ad esternalizzare a soggetti privati servizi strategici come il trasporto alunni, la manutenzione del verde, quella stradale e delle perdite idriche, ed in ultimo la lettura dei contatori idrici; col risultato non certo di risparmiare ma di aumentare i costi per la collettività, dato che il personale prima impiegato in quei servizi è rimasto nella SpM svolgendo altri incarichi. Ma, ancora peggio: senza nessun miglioramento dei servizi dati all’esterno, e in più mortificando delle professionalità interne prima impiegate egregiamente in quelle attività cedute a privati”.
Il progetto di riduzione del 50% delle ore di lavoro, secondo Cub – è contenuto nel Piano Aziendale di Risanamento presentato ai sindacati nel mese di dicembre e da noi tutti rigettato; Piano poi approvato dal consiglio comunale il 27 dicembre. Nello stesso Piano si poneva in alternativa alla riduzione delle ore (e degli stipendi) il trasferimento di servizi e lavoratori addetti, a soggetti privati. “Non ci risulta che tale progetto sia stato ritirato e sostituito con altro di segno diverso. Esso esplicitava come nell’arco di tre anni il comune avrebbe ridotto le somme destinate alla SpM a 856.000 euro (2021); solo due anni fa il sindaco si era invece impegnato ad incrementare tali somme fino a 3000 euro, permettendo così un rilancio dell’attività della Partecipata. E’ evidente come la forte riduzione dello stanziamento non potrà che portare o ad esternalizzazioni delle attività o a drastiche riduzioni d’orario.
Il vicesindaco in questi giorni, negando queste prospettive disastrose, ha però aggiunto che esse non sono previste in un “futuro prossimo”. Siccome l’italiano non è un’opinione, neanche a Modica, questo significa che nell’immediato non si procederà in tal senso, ma subito dopo invece si.
Siamo di fronte ai soliti giochi di parole di cui i politici sono maestri. Ma siccome nel caso della SpM, sin da tempi remoti, si gioca con le parole e le promesse (dopo due anni ci sono lavoratori che ancora non hanno ricevuto i versamenti della “fis”, l’integrazione al reddito in seguito ad un periodo di riduzione del lavoro adottata per permettere alla società di ripartire!), è ovvio che né i sindacati né i dipendenti si fidano delle parole e pretendono fatti.”
