Sono tornati in libertà i due carabinieri di Chiaramonte Gulfi accusati di furto aggravato e falso in atto pubblico, finiti ai domiciliari lo scorso 19 marzo. Almeno per un anno non potranno tornare al lavoro.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale, ha revocato, infatti, la misura degli arresti domiciliari applicando la misura cautelare di sospensione dai pubblici uffici. Le indagini erano partite da alcune segnalazioni: i furti nelle campagne, avevano comunque destato allarme.
I due, stando a quanto emerso, avrebbero rubato cassette di ortaggi da terreni privati, in concorso e durante l’orario di servizio che si svolgeva prevalentemente in orario notturno. Al rientro in caserma, attestavano falsamente il resoconto del servizio svolto.
