
Attimi di paura questo pomeriggio al Geodetico di Modica mentre era in corso la partita tra ProVolley Team Modica e VolleyRò Roma valevole per la quarta giornata di ritorno del campionato di pallavolo femminile di serie B/1. Nel secondo set, sul 23-21 per la formazione locale, la giovanissima giocatrice romana Denise Meli cade malamente sul parquet da un attacco. Un urlo disumano fa ammutolire il pubblico presente. Le giocatrici in campo capiscono subito la gravità della situazione ed invitano con ampi gesti i sanitari ad entrare sul parquet. Frattura di tibia e perone con versamento di sangue è la terribile evidenza dei fatti. Lo spettacolo è straziante così come le urla e i pianti delle ragazzine di Roma. Sono tutte giovanissime (15-16 anni) visto che il Casal de’ Pazzi è il serbatoio della nazionale italiana di pallavolo che sfrutta la società romana per far crescere le future campionesse che vestiranno la maglia azzurra. Si raccolgono in cerchio lontano dal punto dove è a terra la compagna di squadra prima di scappare negli spogliatoi. Le giocatrici modicane sono tutte con le mani tra i capelli mentre cala un silenzio irreale nella struttura sportiva di via Fabrizio. Passano 20(esattamente 19) interminabili minuti prima che arrivi un mezzo del 118 per portare la sfortunata Denise Meli al pronto soccorso del Maggiore(500 metri di distanza). L’ennesimo capitolo vergognoso della sanità siciliana che finirà su tutti i media nazionali, vista anche l’importanza della società ospite e la sua presenza sugli organi di informazione del settore. La partita è continuata dopo circa 40 minuti solo pro forma con le 12 in campo con gli occhi rossi ed il pensiero da tutt’altra parte. Finisce 3-0 per la ProVolley Team ma questa volta il risultato è quello che conta di meno. La sfortunata giocatrice sarà operata domenica a mezzogiorno all’Ospedale Maggiore. Tutta la squadra e la dirigenza modicana si sono riconvocati per quell’ora presso il nosocomio per dare conforto a Denise Meli.
9 commenti su “Volley Femminile, infortunio gravissimo a giocatrice. Modica, ambulanza arriva dopo 20 minuti”
Dopo l’increscioso incidente, ci sarà un responsabile del ritardo assurdo di 40 minuti per 500 metri dall’ospedale ???
E se ci sarebbe stato un infarto, adesso raccontiamo pure la morte ??? Non deve MAI succedere !!!
Ci vuole un decesso e l’invio degli ispettori dal Ministero per sistemare il grave gap ???
Non capisco come possa perdere 25 minuti un ambulanza. Siamo alle comiche con la sanità !
Infortunio terribile. Adesso sarà operata da queste parti. Io toccherei ferro.
..l’ambulanza è partita dalla postazione del 118 di modica alta in quanto l’altra era impegnata e la strada nonostante la sirena era intasata..quindi se non sapete le cose sciacquatevi la bocca prima di parlare male di persone che un giorno potrebbero anche salvarvi la vita…ignoranti!!
@sapientino non si tratta delle persone che portavano l’ambulanza ma della sanità abbandonata a se stessa sul territorio ibleo. L’ospedale maggiore comprende diversi territori e non può avere cosi poca presenza di mezzi e personale! Tutto qua anzi sollecitiamo chi di dovere ad aumentare i mezzi ed il personale sul territorio
@ Sapientino
prima di … ” sciacquatevi la bocca prima di parlare male di persone che un giorno potrebbero anche salvarvi la vita…ignoranti!! ”
un po’ di educazione PRIMA DI TUTTO !!! OFFERDERE E’ DA VILLANI !!!
ESSERE CHIAMATO IGNORANTE E ACCETTARE 40 MINUTI PER UN PRONTO SOCCORSO….
…IO NON CI STO !!!
a parte il fatto attendere 40 minuti non di certo che ti salva la vita (come infarto, ictus, ecc… fortunamente si è trattato solo di frattura)
COMUNQUE SON CONVINTO LE COSE CAMBIERANNO SOLO QUANDO CI SCAPPA IL MORTO E L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE A CAUSA DELLA NEGLIGENZA E RELATIVI POSTI DI “COMANDO”
Sapientone non risponde? Qua si tratta della vita delle persone, non è stato un attacco al personale del 118 ma al sistema satinario, in cui tutti potremmo trovarci.
Solidarietà alla ragazza
” Passano 20(esattamente 19) interminabili minuti prima che arrivi un mezzo del 118 per portare la sfortunata Denise Meli al pronto soccorso del Maggiore(500 metri di distanza).”
Questo recita l’articolo. Perchè nei commenti si parla di 40 minuti?
Se da una parte le lamentele sono state moltissime in termini di mala sanità, dall’altra possiamo elogiare il reparto ortopedia perchè è andato veramente bene l’intervento all’atleta romana e questa volta tiriamo un sospiro di sollievo augurandole una pronta guarigione e che presto torni a giocare con la sua squadra.
Pensate se andava male l’intervento, oggi di sicuro pioverebbero accuse da Roma contro un nosocomio già tristemente famoso per altri casi recenti e passati. Almeno stavolta si è salvato la faccia.