Il Marina di Ragusa calcio esce sconfitto dalla finale di Coppa Italia Regionale contro il Canicattì, ma a testa alta, come spesso accaduto quando, raramente, la squadra non ha centrato in pieno l’obiettivo nei 90 minuti di gioco. Una sconfitta che non preclude affatto il cammino dei rossoblu in campionato. Tanto che la squadra è tornata ad allenarsi con la stessa intensità e concentrazione in vista del prossimo impegno contro il Paternò, in trasferta.
Ecco l’analisi della finale di Coppa Italia, affidata alle parole del Direttore Generale, Nunzio Calogero: “Abbiamo incontrato una delle squadre più attrezzate be più forti della categoria siciliana. Sapevamo che non sarebbe stato facile fare risultato contro il Canicattì. Eppure il Marina di Ragusa ha saputo mettere in difficoltà gli agrigentini in più occasioni. Il gol che abbiamo subìto nel primo tempo è frutto di un episodio molto dubbio, ma non entriamo nel merito come nel nostro stile. Un primo tempo in cui il Canicattì ha giocato per non farci giocare, cioè spezzettando il gioco. Essendo, noi, una squadra molto tecnica, ne ha risentito il gioco e di conseguenza anche le occasioni. Nel secondo tempo abbiamo avuto il pallino del gioco in mano e gli avversari non hanno mai impensierito il nostro portiere. Abbiamo imposto il nostro gioco avendo avuto anche qualche occasione. Ottimi anche i cambi con gli ingressi che hanno dato linfa alla squadra. Poi purtroppo l’espulsione di Vindigni (giusta) ci ha tagliato le gambe. Avremmo meritato qualcosina in più, magari andare ai supplementari…. Usciamo a testa alta perché abbiamo un gruppo meraviglioso. Non siamo felici per la sconfitta, ma restiamo consapevoli della nostra forza. Questa sconfitta ci ha fatto capire quanto sia importante crederci fino alla fine. Siamo una bella realtà regionale e abbiamo fatto vedere a tutti di quanto sia cresciuta la nostra società meritando anche il rispetto degli addetti ai lavori. Infine mi preme ringraziare la società del Licata calcio a cominciare dal presidente Scimonelli, al direttore Claudio Cammarata per aver organizzato la finale a Biancavilla.”
